Proseguono in maniera incessante le indagini dei carabinieri della compagnia di Rende per scoprire gli autori del raid vandalico messo in atto nella notte tra il 3 ed il 4 aprile nel dipartimento di scienze politiche dell’Università della Calabria. Si attendono gli esiti dei riscontri sulle tracce di sangue rilevate vicino una vetrata sfondata. Soprattutto si cerca di comprendere i motivi di quella che appare come un’azione premeditata.

 

 

Rubati due videoproiettori

I teppisti avevano un piede di porco con cui hanno forzato uno degli ingressi antincendio. Poi, armati di estintore, si sono accaniti contro le porte dei vari uffici, rischiando di essere intercettati dalle ronde della vigilanza. Hanno rubato due videoproiettori nonostante vi fossero a portata di mano diverse apparecchiature informatiche. Ai varchi di accesso ai cubi sono montate le telecamere, ma l’impianto di videosorveglianza è da tempo fuori uso, e questo gli ignoti malfattori dovevano saperlo. L’episodio ha riacceso i riflettori sulla questione sicurezza all’interno del campus.

 

Salvatore Bruno