Sono stati individuati e denunciati alcuni dei giovani coinvolti nella rissa avvenuta la sera di Natale a Mileto, durante la quale è stato pestato a sangue un quindicenne di San Calogero. In particolare, le indagini – condotte dai carabinieri della locale Stazione coordinati dalla Procura Vibo Valentia e dalla Procura dei minorenni di Catanzaro – hanno permesso di arrivare a cinque persone: un maggiorenne e quattro minorenni.

I fatti

Tutto è accaduto nella serata dello scorso Natale, nell’area attrezzata “Mamma Natuzza” di Paravati: prima l’avvicinamento tra i ragazzi, poi un breve ed a quanto pare inutile chiarimento verbale, infine una rissa che ha coinvolto 9 giovani. I carabinieri della Stazione di Mileto sono stati allertati telefonicamente da una ragazza, e appena arrivati si sono imbattuti nel ragazzino di San Calogero col volto tumefatto. Immediatamente è stato predisposto il trasporto all’ospedale di Vibo per le cure del caso.

Le indagini

L’individuazione dei responsabili è apparsa sin da subito molto difficile: dalle prime dichiarazioni, si è appreso che nella rissa si erano contrapposti due distinti gruppi di giovani di San Calogero e Paravati. Fondamentale però è l’indicazione del movente, ovvero un semplice sticker inviato in un gruppo WhatsApp composto da giovani di San Calogero e ritraente il viso di un ragazzo di Paravati. Quest’ultimo, venutone a conoscenza, avrebbe deciso di scagliarsi nei confronti di chi, a suo dire, sarebbe stato il responsabile di tale gesto, coinvolgendo altri suoi compagni in un terribile e brutale effetto domino.

Non è la prima volta che gli uomini dell’Arma sono dovuti intervenire negli ultimi mesi per sedare brutali aggressioni, basti pensare alla giovane ragazza vittima di pestaggio ad un distributore di benzina a Zungri nel settembre scorso o al tentato omicidio perpetrato ad ottobre proprio nel centro di Vibo, in piena zona di movida. In entrambi i casi sono stati assicurati i responsabili alla giustizia.