Non brillano le città calabresi nell'ultima classifica sulla qualità della vita stilata da ItaliaOggi e l'Università La Sapienza. E non brillano in nessuna delle nove dimensioni prese in considerazione anche quest'anno per la 22esima edizione, che vede in cima Pordenone e all'ultimo posto Foggia

 

Tutti e cinque i capoluoghi di provincia calabresi si trovano infatti in fondo - o quasi - alla classifica. Per due di essi, le condizioni di vita sono definite scarse: si tratta di Reggio Calabria e Catanzaro che occupano rispettivamente la 78esima e la 82esima posizione. Va ancora peggio nei rimanti tre, dove le condizioni sono ritenute addirittura insufficienti: Cosenza è al 91esimo posto, Vibo Valentia al 101esimo e Crotone al 106esimo (ossia il penultimo posto). 

 

Ed è proprio la città pitagorica a passarsela peggio in quasi tutti i nove parametri: è suo l'ultimo posto in assoluto in Italia (il 107esimo) nelle classifiche specifiche di affari e lavoro, reddito, tempo libero e turismo, istruzione formazione capitale umano. 

 

Le nove dimensioni

La dimensione Affari e lavoro prende in considerazione criteri come il tasso di disoccupazione, la presenza di start up innovative e di imprese per ogni 1000 abitanti. Mantenendo le posizioni di vertice già ottenute negli anni scorsi, aprono la classifica Bolzano, Bologna e Trento. Le città calabresi tutte sotto la 90esima posizione: Reggio Calabria 93°, Cosenza 98°, Catanzaro 99°, Vibo Valentia 103° e Crotone, appunto, ultima.

 

Per quanto riguarda l'ambiente, le città italiane sono state giudicate in base alla raccolta differenziata, la presenza di piste pedonali e cliclabili, impianti fotovoltaici e verde urbano, ma anche per il numero di veicoli circolanti e l'offerta del trasporto pubblico. Qui al top troviamo Trento, Milano e Pordenone. Le calabresi: Catanzaro al 42°, Cosenza al 59°, Reggio al 63°, Vibo all'82° e Crotone al 100°.

 

Reati e sicurezza: prendendo in considerazione il numero di omicidi, rapine, violenze sessuali, sequestri di persona e una serie di altri reati commessi ogni 100mila abitanti, la città più sicura d'Italia risulta essere Ascoli Piceno, seguita da Nuoro, Treviso e Oristano. Non si piazzano male le province calabresi: soprattutto Cosenza 34°, Reggio 35° e Crotone 43°, mentre fanno peggio Catanzaro 73° e Vibo 80°.

 

Vi è poi la dimensione della sicurezza sociale che include criteri quali le morti per tumore o incidenti stradali, gli infortuni sul lavoro, la disabilità, la disoccupazione giovanile, e per quest'anno segnato dalla pandemia anche l'incidenza del Covid-19, ossia il numero di casi ogni mille abitanti. Apre la classifica Imperia con un balzo di ben 89 posizioni rispetto l'anno scorso, seguita da Benevento e Ascoli Piceno. In Calabria: bene Reggio con un 18° posto e Vibo con il 29°, vi sono è Catanzaro 47° e scivolano giù Cosenza 88° e Crotone 96°.

 

Anche il campo dell'istruzione, formazione e capitale umano è una tragedia per le calabresi, tutte sotto l'85° posizione. La classifica, aperta da Trento, Bologna e Trieste, tiene conto, tra gli altri, di indacatori come la partecipiazione scolastica e le competenze e i titoli conseguiti. Catanzaro è 85°, Cosenza 86°, Vibo 100°, Reggio 101° e Crotone 107°.

 

La dimensione tempo libero e turismo non fa rialzare la testa alla Calabria. Prendendo in considerazione la quantità di strutture ricettivee attività per lo svago, al primo posto si conferma Siena, seguita da Rimini e Aosta. Le province calabresi non sorridono affatto: Catanzaro è 65°, Cosenza 77°, Reggio 83°, Vibo 100° e Crotone 107°.

 

Un disastro anche per quanto riguarda reddito e ricchezza: qui la migliore tra le calabresi è Catanzaro all'86° posto, seguita da Reggio all'89°, Vibo al 98°, Cosenza al 104° e Crotone al 107°. La classifica è invece aperta, così come l'anno scorso, da Milano. Seguono Bologna e Aosta.

 

La dimensione popolazione tiene conto della densità demografica, del numero di immigrati ed emigrati ogni mille abitanti, così come quello di morti e nascite. Bolzano si conferma al primo posto nella classifica, seguita da Barletta-Andria-Trani e Caserta. Qui le calabresi si piazzano non male: Reggio è 15°, Catanzaro 26°, Vibo 29°, Crotone 34° e Cosenza 38°.

 

Infine il sistema salute. Sono presi in considerazione indicatori quali la quantità di posti letto in reparti specialistici e di apparecchiature diagnostiche. Isernia resta ancorata al suo primo posto, seguita da Terni e Cagliari. Catanzaro si aggiudica la 4° posizione e non è una sopresa, dato che conferma il piazzamento dell'anno scorso. Vi è da rilevare che in questa classifica nelle 18 posizioni di testa diminuisce la presenza di province del Nord e si incrementa quella dell'Italia centro-meridionale. Le altre calabresi, comunque, sono oltre: Crotone è 35°, Reggio 63°, Cosenza 70° e, infine, la peggiore Vibo con un penultimo posto: 106°.