Tra le tante storie dell'inganno c'è quella di Pasquale, che insieme a suo cognato voleva visitare Santo Domingo, o la storia di Stella, che voleva fare un regalo a sua figlia, affetta da sindrome di down, e farle fare il suo primo viaggio a Parigi con una tappa a Disneyland. I nomi dei clienti che sarebbero stati truffati sono una lunga lista e ora il caso ha conosciuto prepotentemente la ribalta mediatica con un servizio televisivo mandato in onda in prima serata durante una puntata del programma di canale 5 Striscia la notizia. L'uomo coinvolto nella vicenda avrebbe tratto in inganno i clienti attirandoli a sé con la promessa di escursioni intorno al mondo a prezzi scontatissimi.

Uno strano caso

Probabilmente, racconta chi conosce il paolano, non ci troviamo di fronte a un truffatore di professione ma innanzi a una persona in difficoltà che, forse mosso dalla disperazione o da gravi problemi economici, negli ultimi tempi ha tenuto per sé alcune somme di denaro versate sul suo conto corrente dai potenziali turisti. L'uomo, infatti, aveva già avviato da tempo un'agenzia di viaggio nella città del santo, senza che mai nessuno si fosse lamentato della sua attività. L'ufficio ora risulta chiuso e lui si è reso di fatto irreperibile, ma alcuni clienti, tuttavia, sono riusciti comunque a mettersi in contatto. In alcuni casi, i clienti raggirati hanno ricevuto rassicurazioni in merito alla restituzione delle cifre, che però non sarebbe ancora avvenuta.

Prezzi molto appetibili

Per convincere i clienti a versare delle cospicue somme di denaro in tempi brevissimi, il promotore paolano applicava sconti da capogiro. Nel caso di Pasquale e suo cognato, che avevano deciso di partire per Santo Domingo, il pacchetto iniziale era di 6.300 euro a persona, a cui è stato applicato da subito una riduzione del 25%. Successivamente, è stato proposto un ulteriore sconto del 20% a patto di un pagamento in tempi brevissimi. Così i due hanno provveduto a recuperare le somme tramite la richiesta di un finanziamento e di un fido bancario, per poi accertarsi della prenotazione chiedendo conto direttamente al tour operator. Nonostante ciò, della truffa si sono accorti solo a una settimana dalla partenza, proprio quando l'impresa commerciale turistica ha comunicato loro la disdetta del viaggio, a causa della mancata ricezione dell'acconto.

Rabbia e delusione

Tra i tanti clienti truffati, ci sono storie di persone che hanno contratto debiti pur di concedersi un viaggio, c'è chi aveva stretto la cinghia tutto l'anno e chi aveva qualcosa di molto importante da festeggiare. Così rabbia e delusione hanno preso il sopravvento e in molti si sono ritrovati negli uffici preposti per denunciare l'accaduto, ancora prima che il caso approdasse nella tv nazionale.