Il Consiglio Superiore della Magistratura non perde tempo e guarda già al futuro. La quinta commissione di Palazzo dei Marescialli, presieduta dalla consigliera togata di Magistratura Indipendente, Maria Luisa Mazzola, ha pubblicato i bandi di concorso per i ruoli direttivi e semidirettivi. C'è anche la Calabria, come vedremo tra un attimo. Intanto possiamo dire che le domande potranno essere presentate dal prossimo 16 ottobre fino al 16 novembre 2023. Un mese di tempo, quindi, per valutare le proposte di candidature che, nel caso dei due uffici calabresi, arriveranno da ogni parte d'Italia.

Il primo ufficio calabrese a comparire nel lungo elenco stilato dalla quinta commissione è quello di Catanzaro, lasciato vacante dal neo procuratore di Napoli Nicola Catanzaro, nominato lo scorso 13 settembre dall'assemblea plenaria, presieduta dal vicepresidente Fabio Pinelli. Per tale incarico direttivo è richiesta la terza valutazione di professionalità.

La seconda procura ad essere interessata dal valzer di nomine è quella di Cosenza. Il procuratore uscente Mario Spagnuolo andrà in pensione ufficialmente il prossimo 25 marzo 2024. Si tratta di un ufficio che negli ultimi 50 anni è sempre stato coordinato da un magistrato originario di Cosenza o al massimo della provincia. In questo caso arriverà un "Papa nero"? Lo vedremo. Anche qui viene richiesta la terza valutazione di professionalità.

I nomi che circolano

La procura di Catanzaro, alla luce della promozione ottenuta da Gratteri, sarà ambitissima. Viene vista oggi come un trampolino di lancio verso uffici più prestigiosi. Ci sarà quindi la "fila" per occupare la poltrona lasciata dal neo procuratore di Napoli e proseguire, almeno per i prossimi due anni, il lavoro di coordinamento impostato dal togato di Gerace. Circolano in tal senso i nomi di Francesco Curcio, procuratore di Potenza, Salvatore Curcio, procuratore di Lamezia Terme, Vincenzo Capomolla, procuratore facente funzioni di Catanzaro, Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Paolo Guido, procuratore aggiunto di Palermo, Nino Di Matteo, attuale pm della Dna, Sebastiano Ardita, ex consigliere togato del Csm e attuale procuratore aggiunto di Catania, Luca Tescaroli, procuratore aggiunto di Firenze e tanti altri.

A Cosenza invece la "partita" sarà più ristretta. Si parla (anche in questo caso) di Salvatore Curcio, procuratore di Lamezia Terme, di Vincenzo Capomolla, procuratore facente funzioni di Catanzaro, di Domenico Fiordalisi, attuale consigliere di Corte di Cassazione, in lizza anche per la procura di Paola e di Alberto Liguori, procuratore di Terni. Ma è indubbio che ci saranno altre candidature, le quali, prima di essere valutate, dovranno superare il primo vaglio relativo alla corrispondenza dei requisiti richiesti dalla quinta commissione. Infine, il Csm nelle prossime settimane sarà chiamato ad esprimersi sulla procura di Crotone (dopo l'addio di Capoccia candidato a diventare procuratore di Matera), sulla Corte d'Appello di Catanzaro e sulla presidenza del tribunale di Cosenza.