Ha presentato richiesta di astensione dal maxiprocesso Rinascita-Scott il giudice a latere del Tribunale collegiale di Vibo Valentia, Gilda Romano. Si tratta del magistrato estensore della sentenza del processo nato dall’operazione “Nemea” in cui è poi confluita anche parte dell’inchiesta Rinascita-Scott relativamente al clan Soriano di Filandari. Una sentenza nella quale sono già stati esaminati e ritenuti credibili alcuni collaboratori di giustizia, che figurano pure fra i principali testi dell’accusa nel maxiprocesso Rinascita-Scott, e messi nero su bianco nelle motivazioni del verdetto diversi giudizi nei confronti di imputati come Luigi Mancuso, ritenuto a capo del Crimine della provincia di Vibo, Giuseppe Accorinti, Francesco Stilo e tanti altri. Una sorta di anticipazione del giudizio per Rinascita-Scott che ha portato il magistrato a presentare richiesta di astensione.

Dal canto loro alcuni imputati – come Luigi Mancuso e Francesco Stilo, fra gli altri – ed i loro difensori hanno depositato in Corte d’Appello a Catanzaro istanza di ricusazione nei confronti di due giudici del Collegio di Vibo dinanzi al quale si celebra il maxiprocesso Rinascita-Scott (la presidente Brigida Cavasino e il giudice a latere Gilda Romano). L’istanza di ricusazione punta a sollevare dall’incarico i due giudici per incompatibilità alla trattazione del maxiprocesso in quanto venuta meno la necessaria terzietà. La “palla” passa ora alla Corte d’Appello di Catanzaro che dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta di astensione presentata dal giudice Gilda Romano e, quindi, decidere anche sulla ricusazione di due giudici presentata dai difensori di diversi imputati.