Sentenza del Tribunale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Tiziana Macrì, per gli imputati del processo nato dall’operazione antimafia denominata “Rimpiazzo”. Associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, estorsione, danneggiamento, usura, intestazione fittizia di beni e spaccio di stupefacenti i reati, a vario titolo, contestati.

I capi di imputazione complessivi dell’operazione “Rimpiazzo” – portata a termine dalla Squadra Mobile di Vibo con il coordinamento della Dda di Catanzaro – erano quasi 80. Le parti offese 35. La pubblica accusa è stata rappresentata dal pm della Dda di Catanzaro, Andrea Mancuso.

La sentenza

  • 12 anni Giuseppe Salvatore Galati, di 58 anni, detto “Pino il ragioniere”, indicato quale “capo società” del clan dei Piscopisani (il pm aveva chiesto 16 anni);
  • 13 anni e 11 mesi Nazzareno Galati, di 32 anni, di Piscopio (chiesti 22 anni e 6 mesi); 
  • 28 anni Rosario Battaglia, di 37 anni, uno dei vertici del “locale” di Piscopio (chiesti 30 anni); 
  • 10 anni Giuseppe Brogna, di 63 anni, di Piscopio (chiesti 12 anni); 
  • 10 anni Stefano Farfaglia, di 38 anni, residente a San Gregorio d’Ippona (chiesti 13 anni e 6 mesi);
  • 10 anni Angelo David, di 38 anni, di Piscopio (chiesti 16 anni); 
  • 13 anni e 11 mesi Benito La Bella, di 34 anni, di Piscopio (chiesti 20 anni); 
  • assolto Nicola Barba, detto “Cola”, di 69 anni, di Vibo Valentia, residente a Bivona (chiesti 8 anni);
  • 8 anni Nazzareno Colace, di 57 anni, di Portosalvo (chiesti 11 anni);
  • 8 anni Ippolito Fortuna, di 61 anni, di Vibo Marina (chiesti 9 anni);
  • assolto Francesco Tassone, di 44 anni, imprenditore agricolo residente a Vibo (chiesti 16 anni);
  • 13 anni e 8 mesi Francesco Felice, di 28 anni, di Piscopio (chiesti 19 anni);
  • assolta Maria Concetta Fortuna, di 63 anni, di Piscopio (chiesti 11 anni); 
  • 8 anni Pantaleone Mancuso, di 60 anni, detto “Scarpuni”, di Limbadi, residente a Nicotera Marina (chiesti 12 anni);
  • 13 anni e 5 mesi Nazzareno Pannace, di 32 anni, di Vibo ma domiciliato a Bologna (chiesti 17 anni); 
  • 13 anni e 6 mesi Francesco Popillo, di 36 anni, di Vibo ma residente a Bologna (chiesti 17 anni); 
  • 13 anni e 5 mesi Francesco Romano, di 35 anni, di Briatico (chiesti 17 anni); 
  • 13 anni e 4 mesi Pierluigi Sorrentino, di 31 anni, di Vibo Marina (chiesti 17 anni);
  • 9 anni e 6 mesi Michele Staropoli, di 55 anni, di Piscopio (chiesti 10 anni);
  • 10 anni Domenico D’Angelo, di 59 anni, di Piscopio (chiesti 12 anni);
  • 10 anni e 4 mesi Giuseppe D’Angelo, di 48 anni, di Piscopio (chiesti 15 anni); 
  • assolto Michele Fortuna, di 37 anni, di Piscopio (chiesti 10 anni e 10 mesi);
  • 6 anni Giuseppe Lo Giudice, di 43 anni, di Piscopio (chiesti 5 anni e 4 mesi);
  • assolto Tommaso Lo Schiavo, di 61 anni, di Piscopio (chiesti 4 anni);
  • prescrizione Raffaella Mantella, di 48 anni, di Vibo Valentia (chiesti 2 anni, sorella del collaboratore Andrea Mantella);
  • 8 anni e 2 mesi Michele Silvano Mazzeo, di 51 anni, di Mileto (chiesti 12 anni);
  • assolto perchè il fatto non costituisce reato Simone Prestanicola, di 44 anni, di Piscopio (chiesti 3 anni); 
  • assolta Annarita Tavella, di 35 anni, di Vibo Valentia (chiesti 2 anni); 
  • assolto Gianluca Tavella, di 52 anni, di Vibo (chiesti 8 anni);
  • assolto Leonardo Vacatello, di 53 anni, di Vibo Marina (chiesti 9 anni e 6 mesi);
  • assolto Luigi Zuliani, di 51 anni, di Piscopio (chiesti 6 anni);
  • prescrizione (dopo esclusione aggravante mafiosa) per il finanziere Giovanni Tinelli, di 45 anni, di Trieste, in servizio a Vibo (chiesti 3 anni);
  • assolto perchè il fatto non sussiste Mariano Natoli, di 53 anni, di Termini Imerese, anche lui finanziere in forza al Reparto operativo della Guardia di Finanza di Vibo Valentia (chiesta l’assoluzione). 

Gli imputati condannati dovranno liquidare i danni alle costituite parti civili da liquidarsi in separata sede. Rigettata la richiesta di provvisionale.
Libertà vigilata per due anni quale pena accessoria nei confronti di: Giuseppe Galati, Rosario Battaglia, Giuseppe D’Angelo, Giuseppe Brogna, Domenico D’Angelo, Angelo David, Stefano Farfaglia, Nazzareno Galati, Benito La Bella, Francesco Felice.
Disposta la confisca dei beni sequestrati l’11 febbraio 2020 a: Giuseppe Brogna, Stefano Farfaglia, Nazzareno Galati e Benito La Bella (con esclusione di quelli per i quali è intervenuto provvedimento di dissequestro).

Impegnati nel collegio di difesa gli avvocati: Giovanni Vecchio, Bruno Vallelunga, Antonio Porcelli, Sergio Rotundo, Francesco Muzzopappa, Stefania Rombolà, Giuseppe Di Renzo, Michelangelo Miceli, Leopoldo Marchese, Francesco Calabrese, Diego Brancia, Letteria Porfidia, Guido Contestabile, Francesco Manti, Gregorio Viscomi, Walter Franzè, Salvatore Staiano, Francesco Gambardella, Francesco Sabatino, Gaetano Scalamogna, Brunella Chiarello, Maria Grazia Pianura, Michelina Suriano, Francesco Lione, Giuseppe Bagnato, Domenico Anania, Rosa Giorno, Giovambattista Puteri, Giosuè Monardo, Giuseppe Pasquino, Nazzareno Latassa, Pasquale Grillo, Attilio Matacera.