La cosca Forastefano, operante a livello mafioso nella piana di Sibari, esiste anche per i giudici di secondo grado. La Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta dal presidente Giancarlo Bianchi, ha emesso la sentenza d’appello del processo abbreviato di Kossa, operazione antimafia nata dalle indagini della Squadra Mobile di Cosenza, grazie al coordinamento investigativo della Dda di Catanzaro, nella persona del pubblico ministero antimafia Alessandro Riello.

Nel giudizio di secondo grado, la procura generale di Catanzaro è stata rappresentata dal sostituto procuratore generale Giuseppe Cava. Tra i reati contestati associazione mafiosa, truffa, estorsioni e intestazioni fittizie di beni. Rispetto al processo di primo grado, vi è stata solo una riforma totale e altre parziali.

Nello specifico, i giudici di secondo grado si sono così determinati:

- Giuseppe Bisantis assolto perché il fatto non sussiste;

Pene rideterminate a:

- Nicola Abbruzzese, alias Semiasse, in 3 anni e 400 euro di multa;
- Stefano Bevilacqua in 5 anni e 4mila euro di multa;
- Damiano Elia in 3 anni, 10 mesi e 20 giorni e 800 euro di multa;
- Antonio Falabella in 4 anni, 5 mesi e 10 giorni e 1.778 euro di multa;
- Luca Talarico (collaboratore di giustizia) in 8 anni.

Confermate le condanne di:

- Pasquale Forastefano 18 anni di carcere
- Domenico Massa 13 anni di carcere
- Agostino Pignataro 7 anni e 4 mesi di carcere
- Alessandro Forastefano 8 anni di carcere
- Saverio Lento 2 anni di carcere
- Silvio Forastefano 3 anni di carcere
- Antonio Antolino 2 anni e 8 mesi di carcere
- Leonardo Falbo 2 anni e 8 mesi di carcere
- Gianfranco Arcidiacono 2 anni e 8 mesi di carcere
- Enzo Gencarelli un anno, sette mesi e 20 giorni di carcere (pena sospesa)

Nel collegio difensivo figurano, tra gli altri, i penalisti Rossana Cribari, Pasquale Marzocchi, Giulio Tarsitano, Enzo Belvedere, Riccardo Rosa, Antonietta Gigliotti, Sandro Furfaro, Domenica Napoli, Marco Rosa, Pasquale Di Iacovo, Francesco Guglielmini, Gennaro Mortati, Gianluca Serravalle, Massimiliano De Rosa, Rosetta Rago, Giovanni Zagarese, Cesare Badolato, Carlo Esbardo, Francesco Scorza e Araldo Parrotta.