Nella sentenza si ribadisce che l'imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri non è mafioso. Per questo nella vicenda relativa agli appalti di Scalea e Lorica potrebbe venire meno la competenza della Procura distretturale di Catanzaro
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La sentenza del processo Frontiera emessa dal tribunale di Paola potrebbe avere ripercussioni anche sull’inchiesta Lande Desolate, incardinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, in cui è coinvolto tra gli altri, il presidente della Regione Mario Oliverio. Anche il collegio giudicante della città di San Francesco, ha assolto Giorgio Ottavio Barbieri, confermando il principio già fissato dalla Cassazione, nell’ambito del procedimento Cinque Lustri, secondo il quale l’imprenditore non è mafioso, al massimo è una vittima e non un colluso con il sistema ‘ndranghetistico. Adesso per i suoi legali, potrebbe aprirsi la possibilità di eccepire la competenza territoriale della Distrettuale di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri, per quanto riguarda le vicende giudiziarie che vedono Barbieri indagato nell’ambito dell’appalto dell’aviosuperficie di Scalea e dell’impianto di risalita di Lorica. Infatti, venendo meno l’aggravante del metodo mafioso, la competenza dovrebbe passare alla Procura ordinaria, nella circostanza quella di Paola per il caso di Scalea e quella di Cosenza per il caso di Lorica.