Lo storico capobastone, in primo grado era stato condannato a 7 anni e 8 mesi. Dopo tre anni di carcere duro, da un anno si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Cetraro
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Lo storico boss di 'ndrangheta Franco Muto, 80 anni, rischia una condanna a 20 anni di carcere. È la richiesta avanzata oggi dal sostituto procuratore generale Romano Gallo in Corte d'Appello di Catanzaro, dove si sta celebrando il processo di secondo grado dell'inchiesta Frontiera, che la mattina del 19 luglio 2016 portò all'arresto di quasi 60 persone lungo tutta la costa tirrenica.
In primo grado condannato a 7 anni e 8 mesi
Muto, che già in passato è stato condannato in via definitiva per reati di mafia, quando si trovava già nel carcere da tre anni, il 4 luglio 2019 è stato condannato in primo grado a 7 e 8 mesi per elusione della confisca perpetrata con metodo mafioso, ma è stato assolto dall'accusa di essere a capo dell'associazione a delinquere di stampo mafioso che ha dato vita all'inchiesta della Dda di Catanzaro.
I giudici paolani precisarono che l'anziano boss, ormai cagionevole di salute, avrebbe lasciato le redini della cosca, presumibilmente al figlio, Luigi Muto, arrestato nello stesso filone di inchiesta. Muto senior, dopo essere rimasto nel carcere milanese di Opera in regime di 41 bis, nel settembre di un anno fa ha ottenuto gli arresti domiciliari, che attualmente sta scontando nella sua abitazione di Cetraro, roccaforte del clan per oltre un trent'anni.
Le richieste per altri imputati
Il pm catanzarese, al termine della requisitoria, ha chiesto pesanti condanne anche per gli altri imputati del processo Frontiera che hanno scelto il rito ordinario. Tra le pene più pesanti, quella chiesta per Vito Gallo, 24 anni di carcere.
Il presunto boss di origini campane è stato condannato in primo grado a 26 anni e 8 mesi. A Causa delle restrizioni anticovid, al fine di creare meno assembramenti possibili, il processo proseguirà anche nei giorni 27 novembre e 11 dicembre prossimi.