Sono pene pesantissime quelle decise dal gup di Reggio Calabria, Davide Lauro, per gli imputati del processo “Due mari” che si è celebrato, con rito abbreviato, al Tribunale reggino. Le condanne più pesanti – vent’anni di reclusione ciascuno – sono state comminate a Giuseppe Grillo, ritenuto promotore, organizzatore e finanziatore del sodalizio, così come Franco Monteleone, Alba Mariela Osorio Ospina, Andres Fernando Ramirez Rivera e Pasquale Virgara (per lui riconosciuto solo il ruolo di organizzatore). Quattordici anni di prigione sono stati inflitti a Enzo Pescetelli, dodici anni a Marius Daniel Fusa, Bruno Palmisano e Francesco Pellegrino. Dieci anni di reclusione per Khalili Merhi Sultan e Giuseppe Cosimo Monteleone. Unici due assolti, così come richiesto dal pm della Dda di Reggio Calabria, Simona Ferrajuolo, Vincenzo Pollifrone e Domenico Antonio Sacco, per non aver commesso il fatto.

L’inchiesta “Due Mari”

Alla sbarra vi sono diverse persone accusate di far parte di un’organizzazione internazionale di narcotrafficanti operante fra l’Italia e la Colombia. L’inchiesta, messa a segno dalla Dda reggina, con la collaborazione della Dea americana, della polizia colombiana e della Guardia di Finanza, permise di identificare 15 soggetti responsabili di aver importato in Italia oltre 240 chilogrammi di cocaina purissima. In alcune occasioni, l’organizzazione si era avvalsa anche di una struttura parallela dotata di una batteria di corrieri che prelevavano il denaro dagli acquirenti calabresi per poi farlo giungere ai fornitori d’oltreoceano. Le investigazioni in diversi paesi del Centro e Sud America portarono all’individuazione di sette laboratori clandestini ed al sequestro di 11 tonnellate di cocaina.

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