VIDEO | Questa sera su RaiTre il programma condotto da Riccardo Iacona dedicherà un'intera puntata alla colossale indagine coordinata dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri
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«Non è solo cronaca giudiziaria, ma è una questione di libertà e democrazia che riguarda tutti». Così Riccardo Iacona annuncia la puntata di PresaDiretta che andrà in onda questa sera alle 21.20 su RaiTre.
Una puntata per la prima volta dedicata interamente al maxi processo contro la 'ndrangheta in corso nell'aula bunker a Lamezia Terme, scaturito dalla colossale inchiesta Rinascita Scott, una delle più importanti operazioni nella storia della lotta contro la criminalità organizzata portata a segno dalla Procura di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri. «È pericoloso - dice il procuratore di Catanzaro Gratteri - mettiamo a repentaglio la nostra carriera e la nostra vita perchè il gioco è pesante».
L'intervista a Santoro
Come si legge da un post pubblicato proprio sulla pagina facebook del programma, intervistato da Riccardo Iacona, «parlerà per la prima volta in televisione, anche Mario Santoro, uno dei principali accusatori del giudice Marco Petrini, presidente della seconda sezione della Corte d’appello del tribunale di Catanzaro, già condannato in primo grado per corruzione in atti d’ufficio.
Santoro, ex medico dell'Asp di Cosenza, è una delle figure centrali dell’inchiesta che la Procura di Salerno sta facendo sul Palazzo di Giustizia di Catanzaro. In 13 anni di amicizia con il giudice Petrini, Santoro viene a conoscenza di tutti i trucchi che venivano utilizzati per aggiustare le sentenze a cominciare dalle perizie tecniche che venivano affidate direttamente dai giudici ai professionisti».
Processo alla 'ndrangheta
La puntata dal titolo Processo alla ‘ndrangheta è un racconto di Riccardo Iacona con Marco Raffaele Della Monica e Massimiliano Torchia. Tra gli intervistati che hanno contribuito alla narrazione di Rinascita Scott, oltre al procuratore Nicola Gratteri, ai magistrati e agli ufficiali dell’Arma dei carabinieri, c’è anche uno dei giornalisti di LaC News24, il nostro collega Pietro Comito.
«Al centro dell’indagine - si legge in una nota della trasmissione - c’è la cosca guidata dal boss Luigi Mancuso e le decine di clan a lui collegati, che comandavano su Vibo Valentia e sulla provincia. Con uno sforzo enorme centinaia di carabinieri dei Ros di Roma, Catanzaro e del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia per 4 anni hanno pedinato, monitorato e intercettato decine di ‘ndranghetisti. Nulla sfuggiva al controllo criminale: appalti, compravendita di beni, intestazioni fittizie, contratti tra privati, acquisizione di imprese, imposizione del pizzo e un enorme giro di usura, un vero e proprio circuito bancario illegale parallelo. Gli ‘ndranghetisti sapevano tutto di tutti, quanti soldi sul conto corrente, quali e quante le proprietà immobiliari possedute, ereditate o vendute. E su tutto mettevano il loro cappello.
Impressionante è il numero di colletti bianchi che si erano prestati agli interessi mafiosi. Commercialisti, notai, avvocati, amministratori pubblici e funzionari, personale dei palazzi di giustizia, uomini delle forze dell’ordine.
Rinascita Scott è una enciclopedia dell’universo mafioso calabrese, c’è di tutto dentro: decine di omicidi e di lupare bianche, il traffico d’armi e quello internazionale di droga, ma ci sono anche le storie delle persone umili vittime del potere ‘ndranghetista, a dimostrazione che dove comanda la mafia soffrono tutti».