Dopo il verdetto

Imponimento, per i giudici gli Stillitani non sono legati alla ’ndrangheta: le sorti di imprenditori e politici nella sentenza

VIDEO | Nel processo alla cosca Anello-Fruci 48 condanne e 25 assoluzioni. Il ruolo di Facciolo e Caridà: cerniera tra il clan e ditte del settore turistico e immobiliare. Tre anni (ma ne erano stati chiesti 21) per un ex assessore di Polia, 2 anni e 9 mesi per un ex consigliere comunale di Cenadi, assolto l'ex consigliere di Vibo Tedesco. Le pene più pesanti ai vertici della 'ndrina

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di Alessia Truzzolillo
19 giugno 2024
19:26

Quarantotto condanne e 25 tra assoluzioni e prescrizioni. Questa la sentenza che il Tribunale di Lamezia Terme – Angelina Silvestri presidente, Maria Giulia Agosti, Gian Marco Angelini a latere – ha emesso questa mattina nell’ambito del processo Imponimento, istruito dalla Dda di Catanzaro contro la cosca Anello-Fruci di Filadelfia, il cui potere criminale si estende dalla provincia di Vibo fino al comprensorio di Lamezia Terme. Il procedimento, il cui dibattimento ha preso piede il 24 settembre 2021, vede coinvolte anche le cosche Tripodi di Porto Salvo, Lo Bianco-Barba di Vibo Valentia, Cracolici di Maierato e Bonavota di Sant’Onofrio.
Settantatré gli imputati, tra appartenenti all’associazione criminale, imprenditori di riferimento, politici, pubblici funzionari ed esponenti delle forze dell’ordine che avrebbero agevolato la consorteria.
La condanna più alta è andata ai vertici della cosca: Tommaso Anello, 30 anni di reclusione; Rocco Anello, classe ’91, 24 anni.

Sentenza sugli imprenditori di riferimento

Il procedimento Imponimento contempla alcuni imprenditori che la Dda di Catanzaro considera di riferimento per la consorteria di Filadelfia. Imprenditori che da potenziali vittime della prevaricazione mafiose avrebbero intessuto un rapporto di utilità con la ‘ndrangheta. Per il collegio questo teorema si è rivelato fallace. Dunque non ci sarebbe stato un rapporto tra clan e colletti bianchi che che avrebbe permesso alla cosca di inserirsi negli affari e agli imprenditori di godere di protezione e di sbaragliare la concorrenza.
Nel giudizio di primo grado, infatti, sono stati assolti, tra gli altri, i fratelli Francescantonio ed Emanuele Stillitani: erano accusati, tra le altre cose, di concorso esterno in associazione mafiosa per avere intrapreso, in qualità di imprenditori nel settore turistico, un rapporto di cointeressenza con le cosche di ‘ndrangheta. Per loro la richiesta di condanna era a 21 anni di reclusione.


Viene considerato imprenditore di riferimento intraneo alla cosca Antonio Facciolo (condannato a 15 anni di reclusione), «già precedentemente gravitante nell’orbita della cosca Bonavota di Sant’Onofrio, alleata della cosca Anello». Facciolo avrebbe permesso agli Anello di infiltrarsi e di avere voce negli affari del settore turistico, anche mediando con altri imprenditori.
Sempre in tema di affari della ‘ndrina di Filadelfia, Francesco Caridà (condannato a 12 anni) è considerato il mediatore tra la consorteria e le vittime delle pretese estorsive. Lavorava sempre sui cantieri di interesse del sodalizio ed è accusato anche di essersi reso responsabile dell’acquisizione, sempre schermata, da parte della cosca Anello-Fruci di attività immobiliari e di immobili.

Politici e professionisti di riferimento

La cosca Anello-Fruci avrebbe avuto anche politici e professionisti di riferimento in grado di agevolarla nei più disparati settori.
Tra questi, la posizione di Giovanni Anello è uscita ridimensionata rispetto alle richieste dell'accusa: per lui una condanna a tre anni di reclusione a fronte di una richiesta di 21 anni. Anello è un ex assessore del Comune di Polia con delega ai Lavori pubblici, considerato dalla Dda «professionista di riferimento, faccendiere della cosca» in diretto contatto con i vertici dell’associazione.

Assolto anche Francescantonio Tedesco, ex consigliere comunale di Vibo Valentia, professionista attivo nel settore dei lavori edili. Era accusato di aver agevolato l’associazione esercitando pressioni sugli imprenditori in occasione di specifiche vicende estorsive ma anche nel suo caso l'impostazione non ha retto all'esame dei giudici.
Assolto anche Mario Galati, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Polia.
Nei confronti dell’ex consigliere comunale di Cenadi, Giovanni Deodato, sono stati comminati 2 anni e 9 mesi di reclusione. Anche lui avrebbe concorso a turbare il regolare svolgimento di aste pubbliche
Assolto anche un esponente delle forze dell’ordine come Pietro Verdelli, assistente capo della Polizia di Stato. Diversa la sorte di Franco Pontieri, appuntato scelto della Guardia di finanza (all'epoca in servizio presso la Tenenza della Guardia di Finanza di Amantea), al quale sono stati comminati tre anni di reclusione.

La sentenza

Antonio Anania, 42 anni, di Curinga – condannato a 19 anni
Bruno Simone Anania, 32 anni, di Curinga – assolto
Giuseppe Anania, 57 anni, di Curinga – condannato a 4 anni
Giovanni Anello, 31 anni, di Filadelfia – condannato a 3 anni
Giuseppe Anello, 39 anni, di Filadelfia – condannato a 4 anni
Roberto Anello, 36 anni, di Filadelfia – condannato a 4 anni

Rocco Anello, 32 anni, di Filadelfia – condannato a 24 anni
Tommaso Anello, 59 anni, di Filadelfia – condannato a 30 anni
Antonio Attisani, 52 anni, di Francavilla Angitola - assolto
Antonio Attisani, 29 anni, di Filadelfia – condannato a 1 anno
Nazzareno Bellissimo, 41 anni, di Monterosso – condannato a 5 anni e 9 mesi
Giuseppe Bertucci, 48 anni, di Gerocarne – condannato a 3 anni e 6 mesi
Raffaele Mariano Bertucci, 59 anni, di Spadola  - assolto
Domenico Calabria, 54 anni, di Rombiolo – condannato a 4 anni
Francesco Caridà, 55 anni, di Pizzo – condannato a 12 anni
Antonio Cerra, 34 anni, di Lamezia – condannato a 4 anni e 3 mesi
Damiano Ciancio, 52 anni, di Dasà – condannato a 3 anni e 6 mesi
Domenico Ciconte, 55 anni, di Sorianello – condannato a 10 anni e 4 mesi
Francesco Conidi, 33 anni, di Polia – condannato a 3 anni e 6 mesi
Salvatore Contartese, 46 anni, di Limbadi - assolto
Bruno Cortese, 68 anni, di Capistrano, ex consigliere comunale - assolto
Francesco Cortese, 51 anni, di Monterosso - assolto
Francesco Cosmano, 36 anni, di Filadelfia – condannato a 4 anni e 6 mesi
Giuseppe Costantino, 40 anni di Filadelfia - assolto
Francesco Crigna, 53 anni, di Parghelia – condannato a 3 anni
Vincenzo Cutrullà, 62 anni, di Pizzo – condannato a 16 anni

Antonio Defina, 73 anni, di Sant’Onofrio - assolto
Giovanni Damiano Deodato, 69 anni, di Cenadi (Cz) ex consigliere comunale – condannato a  2 anni e 9 mesi
Andrea Dominelli, 35 anni, di Chiaravalle – condannato a 3 anni e 2 mesi
Gennaro D’Urso, 70 anni di Sant’angelo a Fasanella (Sa) - assolto
Giovanni Fabiano, 55 anni, di Chiaravalle – condannato a 2 anni e 8 mesi
Antonio Facciolo, 64 anni, di Vibo – condannato a 15 anni
Giuseppe Fortuna – condannato a 8 anni
Nazzareno Franzè, 71 anni, di Cessaniti – condannato a 3 anni e 6 mesi

Marco Galati - 17 anni
Mario Galati, 64 anni, di Polia responsabile dell’Utc – assolto
Gaetano Gori, 38 anni, di Cardinale (Cz) - assolto
Teodoro Grizzaffi, 54 anni, Svizzera – condannato a 1 anno, 9 mesi e 10 giorni
Ariosto Guzzo, 41 anni, di Maida – condannato a 4 anni e 8 mesi
Giuseppe Iozzo, 41 anni, di Monterosso – condannato a 4 anni e 6 mesi
Mario Izzo, 64 anni, di Chiaravalle – condannato a 3 anni e 7 mesi
Domenico Paolo Malta, 34 anni, di Maierato - assolto
Antonio Mazzotta, 26 anni, di Curinga  - assolto
Pasquale Mazzotta, 53 anni, di Francavilla - assolto

Giuseppe Mercuri, 47 anni, di Limbadi – condannato a 2 anni e 8 mesi
Maurizio Michienzi, 52 anni, di Filadelfia – condannato a 11 anni e 4 mesi
Cosimo Monteleone, 69 anni, di Polia – condannato a 2 anni e 8 mesi

Francesco Notaris, di Lamezia - condannato a 20  anni
Alfredo Papa, 65 anni, di Lucera (Fg) - 10 anni
Francesco Perugino, 63 anni, di Maida - 16 anni e 8 mesi

Salvatore Pilieci, 41 anni, di Capistrano  - assolto
Franco Pontieri, 50 anni, di Nocera – condannato a 3 anni
Rosario Pugliese, alias Cassarola, 57 anni, di Vibo - assolto
Michelino Rizzo, 40 anni, di Filogaso – condannato a 1 anno
Pasquale Rondinelli, 43 anni, di Filadelfia – condannato a 25 anni
Vincenzo Rondinelli, 45 anni, di Filadelfia – condannato a 17 anni
Filippo Ruggiero, 66 anni, di san Gregorio, ex sindaco – condannato a 7 anni e 4 mesi
Domenico Ruscio, 39 anni, di Filadelfia – condannato a 10 mesi
Gaetano Ruscio, 39 anni, di Filadelfia – condannato a 3 anni e 6 mesi
Mario Serratore, 48 anni, di Filadelfia - assolto
Pasquale Scordo, 80 anni, di Tropea – condannato a 3 anni
Emanuele Stillitani, 68 anni, di Pizzo - assolto

Francescantonio Stillitani, 70 anni, di Pizzo - assolto
Salvatore Sisca, 39 anni, di Filadelfia - assolto
Maria Alfonsina Stuppia, 58 anni, di Pizzo - assolta
Andrea Simone Suriano, 46 anni, di Piscopio (VV) – condannato a 3 anni e 6 mesi
Francescantonio Tedesco, 55 anni, di Ionadi, ex consigliere comunale Vibo - assolto
Alessandro Teti, 53 anni, di Cenadi, ex sindaco - assolto
Giuseppe Tonietti, 53 anni, di Pizzo - assolto
Domenico Tripodi, 59 anni, di Portosalvo (Vv) – condannato a 12 anni e 6 mesi
Pietro Verdelli, 49 anni, di Figline Vigliaturo (Cs), assistente di polizia - assolto
Oreste Vona, 45 anni, di Petilia Policastro (Kr) - assolto
Salvatore Zungri, 59 anni, di Rizziconi (Rc) – condannato a 4 anni e 4 mesi.

Il collegio difensivo

Nutrito il collegio difensivo che ha visto impegnati gli avvocati Aldo Ferraro, Sergio Rotundo, Giovanni Merante, Maria Antonietta Iorfida, Francesco Lione, Rosa Giorno, Antonio Maio, Giuseppe Grande, Giuseppe Di Renzo, Giuseppe Bagnato, Francesco Muzzopappa, Giovanni Vecchio, Giosuè Monardo, Salvatore Sorbilli, Nicola Cantafora, Salvatore Staiano, Santino Cortese, Vincenzo Gennaro, Francesco Sorrentino, Pietro Proto, Enzo Ioppoli, Stefano Luciano, Diego Brancia, Eugenio Felice Perrone, Vincenzo Cicino, Giovanni Russomanno, Vincenzo Belvedere, Domenico Anania, Francesco Gambardella, Antonio Zoccali, Raffaele Carullo, Vincenzo Fulvio Attisani, Ottavio Porto, Francesco Mancuso, Francesco Calabrese, Giuseppe Torchia, Raffaele Carullo, Massimiliano Carnevale, Armando Veneto, Clara Veneto, Maria Prestanicola, Vincenzo Ranieri, Stefano Nimpo, Anselmo Scappatura, Antonino Cosentino.

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