VIDEO | Prime lezioni teorico-pratiche, all'ospedale della città bruzia, per gli studenti iscritti al corso interateneo di medicina, chirurgia e tecnologie digitali avviato ad Arcavacata
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Nella mattinata di oggi, 27 marzo, all’Annunziata di Cosenza si è consumato un altro passaggio fondamentale nel complesso delle operazioni avviate in sinergia con l’Università della Calabria, in seguito all’attivazione del corso di laurea in medicina, chirurgia e tecnologie digitali. Circa settanta studenti del secondo anno sono stati accolti nel centro trasfusionale e nei laboratori di analisi, di microbiologia e virologia e di anatomia patologica del nosocomio bruzio per la prima di quattro giornate teorico-pratiche organizzate con gli studenti del secondo anno.
Rapida evoluzione
In seguito al protocollo d’intesa sottoscritto nello scorso mese di dicembre, nei reparti dell’Annunziata sono già in servizio docenti e ricercatori universitari. Adesso le porte dello stabilimento ospedaliero iniziano ad aprirsi anche agli aspiranti medici, per il momento con delle attività che hanno le caratteristiche degli stage. A partire dal secondo triennio del corso di laurea, sarà invece il momento dei tirocini formativi obbligatori. «Inauguriamo un processo – ha detto tra l'altro Marcello Maggiolini, presidente del corso di laurea Unical in medicina, chirurgia e tecnologie digitali – che consentirà ai ragazzi di operare all’interno di laboratori altamente specialistici, dove potranno apprendere competenze di livello necessarie per il prosieguo del loro percorso di studi. La formazione tra le mura dell’Annunziata è pure propedeutica a sviluppare nei futuri medici il desiderio, al conseguimento della laurea, di spendere poi le conoscenze e le capacità acquisite, proprio all’interno dei nostri presidi, com’è noto bisognosi di personale e di nuove energie».
Una iniezione di fiducia
La presenza di tanti giovani aspiranti medici nelle corsie dell’Annunziata rappresentano inoltre uno stimolo per i medici in servizio: «Ognuno di noi, nell’approccio con i ragazzi sente l’esigenza di condurre una rilettura di alcune materie di studio nell’ottica di dover trasmettere loro il proprio bagaglio culturale e di esperienza» spiega Francesco Zinno, direttore del dipartimento dei servizi dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, cui afferiscono il centro trasfusionale ed i laboratori di analisi, di microbiologia e virologia e di anatomia patologica dove si svolgono queste prime giornate di stage. «Certamente si tratta di un valore aggiunto in termini qualitativi per il complesso delle prestazioni ospedaliere erogate alla nostra utenza la quale, ritengo, nell’assistere a questa proficua sinergia tra medici esperti e nuove leve, percepirà una maggiore fiducia nel sistema sanitario regionale».
La formazione specialistica
Resta da sciogliere il nodo delle scuole di specializzazione: i posti di medicina tra l’Unical e la Magna Graecia di Catanzaro sono aumentati, quelli delle scuole di specializzazione ancora no. Un tema questo non secondario e da iscrivere al più presto nell'agenda politico-istituzionale, per evitare che i laureati calabresi in medicina siano comunque costretti ad emigrare per il completamento degli studi.