Due persone sono state arrestate e una terza denunciata al termine di una violenta lite avvenuta la scorsa notte a Cropani, in provincia di Catanzaro.

 

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, due giovani avrebbero avuto una lite con un uomo del posto, B.P.A, 39 anni, quindi lo avrebbero investito con l'autovettura, per poi continuare a colpirlo con calci e pugni con l'aiuto anche dallo zio.

 

In manette sono finiti C.M., 38 anni, e C.G., 24, mentre lo zio, C.S., 48 anni, è stato denunciato. Per loro le accuse sono di lesioni personali aggravate. Secondo quanto accertato dai militari dell'Arma delle Stazioni di Cropani e Botricello e della Compagnia di Sellia Marina, intervenuti nel centro abitato della cittadina dopo una segnalazione al 112, la vittima dell'aggressione avrebbe affidato ad un congiunto degli aggressori il trasferimento al nord di un ciclomotore, ma avrebbe contestato che il motorino sarebbe arrivato in ritardo e con alcuni danni. Per questo avrebbe chiesto un indennizzo, ricevendo però l'aggressione. I due giovani sono stati posti ai domiciliari, mentre lo zio è stato denunciato.

 

**** Aggiornamento*** 20:00:41 del 28/01/2017

 

Sono stati scarcerati i due fratelli arrestati la scorsa notte a Cropani con l'accusa di lesioni personali aggravate, per avere investito ed aggredito un uomo con il quale avrebbero avuto una lite. Lo ha deciso il giudice del tribunale di Catanzaro, Paolo Mariotti, al termine dell'udienza di convalida dell'arresto.

 

Secondo le testimonianze raccolte nel provvedimento, non ci sarebbero elementi utili per ritenere come certa la ricostruzione fornita dalla vittima.

 

Tra i due fratelli C.M., 38 anni, e C.G., 24, e il trentanovenne B.P.A, 39 anni, ci sarebbe stata una rissa, ma non ci sono prove della presenza dell'autovettura con la quale quest'ultimo sarebbe stato investito. Tra l'altro i due fratelli avrebbero anche subito ferite giudicate guaribili, rispettivamente in 7 e 5 giorni. Vista l'incertezza su quanto avvenuto, il giudice non ha convalidato i due arresti ed ha disposto il ritorno in liberta' dei fratelli, difesi dall'avvocato Concetta Stanizzi, senza alcuna misura. (Agi)