VIDEO | Fiocchi abbondanti dovrebbero cadere nel weekend. Intanto l'intero altopiano si prepara all'accoglienza turistica: cresce il flusso delle prenotazioni
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Sulle vette della Sila è attesa nel weekend una nevicata di inizio primavera. All'orizzonte si profila dunque una Pasqua imbiancata con la possibilità di godere delle piste di Monte Curcio e Botte Donato. Ma chi non è particolarmente incline alla pratica dello sci, potrà comunque godere di un tiepido sole per le escursioni nelle aree protette del Parco Nazionale o per un viaggio su rotaia a bordo delle carrozze di inizio novecento, trainate dalla locomotiva a vapore. Il ventaglio delle attività disponibili è ampio.
Flussi turistici in crescita
Anche per questo nelle strutture ricettive fioccano le prenotazioni a testimonianza di un consolidato trend di crescita dei flussi turistici verso l'altopiano. Sotto questo aspetto la Sila segue la tendenza nazionale: da quando nelle nostre vite ha fatto irruzione il Covid tutte le località di montagna del Paese hanno registrato, ad eccezione dei periodi di lockdown, una cresciuta del numero di presenze. Questo incremento in Sila è stato maggiore rispetto alla media delle altre località italiane. «I motivi vanno ricercati in una varietà di fattori» spiega William Lo Celso, imprenditore alberghiero di lungo corso e vicepresidente di Destinazione Sila, il brand che da qualche tempo si propone come porta di ingresso virtuale alle differenti esperienze possibili da realizzare nel vasto territorio montano, rendendo fruibile una offerta aggregata e però diversificata.
Il distretto turistico
«Non solo la bellezza paesaggistica – prosegue – ma la differenziazione delle attività disponibili con punti di interesse legati al benessere, all’enogastronomia, alla storia di cui ogni centro abitato è ricchissimo». L’altra recente novità è l’istituzione del distretto turistico, riconosciuto a livello ministeriale e sottoscritto da soggetti pubblici, in prevalenza i comuni, ed imprenditori privati, uniti in una rete sinergica che pianifica le strategie da adottare nell’ottica di una crescita complessiva dell’intero comprensorio. «Abbiamo diverse richieste – sottolinea - siamo pronti per la Pasqua. La Sila si riempirà di tanti ospiti in arrivo dalle regioni di prossimità, quindi Puglia, Basilicata e Sicilia. Ma stiamo avendo contatti anche con turisti campani e laziali».
Sinergia pubblico-privata
Serve l’impegno dei privati ma anche il pubblico deve fare la propria parte garantendo infrastrutture adeguate e servizi efficienti, soprattutto sul piano del decoro, della raccolta rifiuti, dell’erogazione dell’acqua. «È fondamentale – afferma Eugenio Celestino presidente della Pro Loco di Camigliatello – Le maggiori difficoltà le registriamo nelle zone più interne in particolare per quanto concerne la viabilità. Il nostro presidio è utile anche per vigilare e fare da sprone alle amministrazioni affinché si mantenga un alto livello dell’offerta turistica». Intanto una buona notizia è giunta nei giorni scorsi con il via libera della Conferenza Stato-Regioni al decreto del Ministro delle Infrastrutture sulla tratta ferroviaria Cosenza-San Giovanni in Fiore, tra le 26 linee di pregio paesaggistico, culturale ed ambientale per le quali è stata disposta la ripresa del servizio ad uso turistico. Già dal 2016 il percorso è stato parzialmente ripristinato tra Moccone, Camigliatello e Silvana Mansio dove, ad oltre 1.400 metri di quota, è attiva la stazione più alta d’Europa. «Una esperienza molto positiva – riferisce Celestino – Il servizio svolto da una storica vaporiera del 1906 con carrozze d’epoca è uno dei maggiori attrattori che abbiamo, funzionante in tutte e quattro le stagioni. Tutte le corse organizzate sono andate completamente esaurite. Arricchire l’offerta con il prolungamento fino al capoluogo e, dalla parte opposta, fino a San Giovanni in Fiore, consentirà di valorizzare una più ampia porzione di territorio».