Sono tornati nel liceo scientifico Valentini-Majorana di Castrolibero, dopo gli incontri effettuati nella giornata di ieri, gli ispettori inviati dal Ministero dell'Istruzione per accertare i fatti legati alle presunte molestie che un professore dell'istituto avrebbe messo in atto nei confronti di una studentessa.

Gli ispettori stanno ascoltando adesso la studentessa che avrebbe subito le molestie e che ha presentato una denuncia ai carabinieri, che hanno poi trasmesso un'informativa alla Procura della Repubblica di Cosenza. Quest'ultima, comunque, prima ancora che la ragazza presentasse la denuncia, aveva avviato un'inchiesta conoscitiva per accertare quanto sarebbe accaduto nella scuola.

«Sono soddisfatta del colloquio con gli ispettori ministeriali e credo che abbiano compreso il mio stato d'animo». Lo ha detto, parlando con i giornalisti, la studentessa che ha denunciato per molestie sessuali un docente di matematica e fisica del liceo scientifico di Castrolibero, dopo l'incontro che ha avuto con gli ispettori inviati dal Ministero dell'Istruzione.

«Sono stati - ha aggiunto la studentessa, che frequenta l'ultimo anno - molto gentili. Hanno ascoltato il mio racconto e mi hanno fatto alcune domande. Devo dire che si sono dimostrati molto comprensivi. Con me c'erano tre miei compagni di scuola perché il loro supporto è prezioso. Il mio unico timore, comunque, quando tutto sarà terminato, sono le possibili ripercussioni sugli esami di stato da parte dei docenti e della dirigente».

Oggi la vicenda è finita nelle interpellanze urgenti al Governo, su iniziativa dell'ex presidente della Camera Laura Boldrini e della collega deputata del PD Cecilia D'Elia. La risposta del Governo è arrivata dal sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso. «Chi ha sbagliato deve pagare - ha detto Sasso - e se davvero c'è qualcuno, come temo ci sia, ma aspettiamo l'esito delle ispezioni, che ha usato violenze fisiche o verbali nei confronti degli studenti, vi assicuro che faremo in modo che venga cacciato per sempre dalle nostre scuole».