La proposta indecente ricevuta da Cinzia Falcone, paladina dei diritti delle donne ed imprenditrice. Non ha avuto esitazioni nel recarsi in Questura
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L'inchiesta per corruzione a carico del Prefetto di Cosenza Paola Galeone, ha preso il via dalla denuncia della imprenditrice Cinzia Falcone, titolare di una scuola di inglese, referente di un Centro di Accoglienza Straordinaria per migranti a Camigliatello Silano e presidentessa dell'associazione Animed, attraverso la quale la Falcone è costantemente impegnata in attività solidaristica a tutela dei diritti delle donne.
Proprio lo scorso 30 novembre Cinzia Falcone e Paola Galeone erano insieme sul palco del Teatro Rendano per una iniziativa organizzata dalla Prefettura.
Banconote fotocopiate e sequestrate
Secondo quanto si è appreso, l'imprenditrice avrebbe ricevuto la proposta di emettere una fattura fittizia all'interno della stessa stanza del prefetto e ne sarebbe rimasta profondamente turbata, tanto da confidarsi prima con i propri familiari e poi da recarsi in Questura per sporgere denuncia.
La squadra mobile avrebbe allora predisposto ogni dettaglio per raccogliere gli elementi necessari a provare la corruzione, filmando il momento della consegna dei settecento euro in contanti che sarebbero stati richiesti dalla funzionaria governativa, e fotocopiando preventivamente anche le banconote, poi recuperate e sequestrate subito dopo la consumazione del reato.