Il responsabile relazioni istituzionali dell'associazione in audizione alla Commissione Ambiente della Camera: «Tutta l'area è compresa in zone protette»
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Il ponte sullo Stretto di Messina è un'opera dagli «elevatissimi e insostenibili costi ambientali», che «non regge da un punto di vista economico-finanziario».
Lo ricorda il responsabile relazioni istituzionali del Wwf, Stefano Lenzi, in audizione alla Commissione Ambiente della Camera, che sottolinea l'aspetto naturalistico: «Tutta l'area dello Stretto di Messina è compresa in zone protette», tutelate dai dalla Direttiva comunitaria Habitat. Questa circostanza «fu una delle cause della minacciata procedura di infrazione nel 2005 del progetto preliminare del 2003».