Giorni fa, la sede dell’Associazione nazionale partigiani italiani, sezione intercomunale di Polistena di via Domenicani, è stata vandalizzata e semidistrutta da ignoti, i quali hanno asportato materiali in rame, distruggendo la centralina elettrica e la stessa canna fumaria. Danneggiate anche le pareti in muratura al fine di ricavarne materiali utili e creando di fatto, un danno di oltre 6mila euro. La notizia viene confermata in una nota stampa dal presidente Salvatore Tripodi che parla di un «fatto gravissimo di vandalismo e di mancanza di rispetto per il bene comune, reso ancora più grave perché colpisce l’attività di una Associazione che vuole contribuire alla crescita civile e culturale di Polistena e dell’intera Piana».

L’Anpi di Polistena, intitolata alla martire calabrese “Teresa Talotta Gullace”, è stata costituita nell’aprile 2019 a seguito del Congresso celebrato nella sede del Consiglio comunale con il quale è stato eletto presidente Salvatore (Rino) Tripodi e oggi conta circa 60 iscritti.

Il sodalizio vanta all’attivo numerose attività e tra gli obiettivi c’è quello di realizzare un Museo, biblioteca e centro studi della Resistenza in Calabria «con la finalità di portare avanti un’opera di ricerca ,riflessione e di divulgazione sulla storia contemporanea della Calabria e del Mezzogiorno e sui nuovi temi della didattica della storia della Resistenza e dell’età contemporanea».

Un impegno sostenuto anche dall’amministrazione comunale «che punta alla valorizzazione e al riutilizzo dei beni confiscati assegnati ad associazioni impegnate in attività istituzionali e di volontariato che operano nel sociale».

Ad oggi, il grave atto vandalico  con la distruzione parziale della sede rallenta di fatto le attività dell’Associazione, ma non inficia la ferrea volontà dei soci di realizzare un centro studi e la creazione di una Casa della cultura: «Pertanto – conclude il presidente Tripodi - facciamo appello a tutti i cittadini a sostenere con ogni mezzo l’Anpi per realizzare questo progetto».