Il caso sollevato nei giorni scorsi da LaC News24 diventa di nuovo motivo di polemica. La provocazione del primo cittadino Vittorio Scerbo: «Scarsa attenzione ai tanti calabresi rientranti nelle categorie fragili»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Ho letto la nota ufficiale sul sito istituzionale regionale secondo cui la Regione Calabria è la prima pubblica amministrazione italiana ad aver vaccinato i propri dipendenti: una buona notizia, ma ci saremmo augurati che analogo trattamento fosse riservato a tutti i comuni e le altre pubbliche amministrazioni. Una provocazione ovviamente visto le attese e le odissee di tanti nostri concittadini in attesa di vaccinazione».
A scriverlo in una nota il sindaco di Marcellinara, Vittorio Scerbo che, nei giorni scorsi, ha inviato, senza ad oggi ancora aver ricevuto risposta, una lettera al presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, al commissario ad acta Guido Longo, al delegato regionale per l’emergenza covid Fortunato Varone e per conoscenza al commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, per capire se la somministrazione dei vaccini sia avvenuta secondo i criteri diffusi dalla stessa Regione e quindi senza prelazioni per la tipologia di vaccino usato, in questo caso il vaccino a mRNA. In realtà, così come documentato da LaC News24 i dipendenti regionali sono stati sottoposti a vaccinazione con siero Pfizer a differenza di quanto avviene negli altri centri vaccinali dove le medesime categorie sono immunizzate con AstraZeneca e Johnson & Johnson.
«Vista l’operatività delle piattaforme informatiche per effettuare la prenotazione del vaccino Anti Covid-19 presso i centri di somministrazione istituiti su tutto il territorio regionale – scrive il sindaco Vittorio Scerbo - a seguito delle operazioni di prenotazione, così per come riferito da cittadini residenti, gli unici vaccini disponibili negli hub o nei centri vaccinali calabresi, per le fasce di età comprese tra i 40 ed i 60 anni, sono solo quelli a vettore virale, essendo i vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna) riservati ad anziani ed a pazienti fragili».
«La mancanza di chiarezza sull’utilizzo dei vaccini destinati ai dipendenti regionali – ha evidenziato nella missiva il sindaco Vittorio Scerbo - andrebbe a testimoniare un iniquo trattamento e scarso rispetto per tutti gli altri dipendenti pubblici che hanno seguito la normale prassi stabilita di prenotazione senza prelazioni sul tipo di vaccino somministrato, e soprattutto dimostrerebbe una scarsa attenzione ai tanti cittadini calabresi che ancora sono in attesa della vaccinazione seppur rientranti nelle categorie fragili». In conclusione la provocazione del primo cittadino di Marcellinara: «Per pari trattamento rispetto ai dipendenti regionali la richiesta è di voler provvedere alla fornitura di dosi di vaccino a mRNA anche per tutti i dipendenti del Comune di Marcellinara e di tutti i dipendenti dei Comuni calabresi».