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Si sarebbe dovuto concludere ieri il troncone del processo Perseo che si sta svolgendo con rito abbreviato a Catanzaro. Dopo l’ultima discussione di uno dei legali dei 46 imputati, si sarebbe dovuta tenere la Camera di Consiglio e procedere poi alla lettura della sentenza di primo grado. Ma le cose non sono andate così. Il giudice ha, infatti, stabilito di dare spazio il prossimo otto giugno alle eventuali repliche del pm e dei difensori. E proprio il pubblico ministero Elio Romano ha chiesto tra l’altro di acquisire nuovamente i verbali dei nuovi collaboratori di giustizia Giuseppe Catroppa, Pasquale Catroppa e Luciano Arzente. Una richiesta che non ha trovato d’accordo però i legali, rappresentati dall’avvocato Aldo Ferraro, che si è opposto all’uso delle deposizioni dei nuovi pentiti come integrazioni degli atti sulla base dei quali è stata formulata la richiesta di rito abbreviato.
La giurisprudenza vorrebbe che tali integrazioni avvengano in corso solo se insufficiente il materiale fino ad ora raccolto. Un materiale corposo quello del processo che conta sulle dichiarazioni di ben 15 pentiti.
Di fatti il Gup Perri ha rigettato la richiesta della Procura rinviando all’8 giugno la lettura del dispositivo della sentenza, ferma restando la volontà del pm di non replicare al contro esame degli imputati. In questo caso tutti i legali potrebbero nuovamente intervenire e il processo potrebbe ancoraprolungarsi.
Tiziana Bagnato