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Aveva iniziato a corteggiarla, mandandole messaggi su whatsapp, scrivendole che la voleva, che la pensava incessantemente e che l’avrebbe accompagnata e presa da scuola, aspettandola anche sotto casa. Un corteggiamento durato mese e mezzo e diventato ogni giorno più insistente, con tutta una serie di telefonate e messaggi di invito che lei puntualmente declinava. Aveva iniziato a perseguitarla fino ad arrivare al punto di minacciarla: “Se non ci vediamo incendio la macchina”. Dalle parole è arrivato ai fatti. Si è introdotto nel giardino dell’abitazione di quella che ormai era diventata un’ossessione mettendo a fuoco l’auto della madre a cui è seguito un messaggio in cui dichiarava di essere l’autore dell’intimidazione. Le minacce continuavano ad andare avanti, la madre avevano sporto denuncia alla Procura della Repubblica di Catanzaro e intanto avevano cambiato abitazione per evitare altri atti persecutori da parte del diciottenne residente a Gagliano, un quartiere di Catanzaro. Ma nulla il ragazzo continuava ad assillare la 14enne. Fino a quando gli uomini della mobile guidati dal vice questore aggiunto Angelo Paduano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere vergata dal gip Giuseppe Perri e richiesta dal sostituto procuratore Debora Rizza. Il 18enne deve rispondere dei reati di stalking, danneggiamento dovuto all’incendio e violazione di domicilio.