VIDEO | Una proposta per rendere più efficace il lavoro da compiere giunge dal consigliere Renato Vilardi, preoccupato che possano ripetersi gli eventi estremi come l’alluvione che colpì la città del Santo nel 2010: «Molti canali e tante condotte sono in condizioni non ottimali»
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Attraversata da diverse aste fluviali, la città di Paola è uno dei centri del tirreno cosentino maggiormente esposti al pericolo di alluvioni, per via della catena montuosa che a picco scende sul mare e che sovrasta l’intero centro abitato, divenuto già in passato teatro di violente inondazioni che solo per fortuna non determinarono vittime.
Con l’autunno ormai nel vivo, la pulizia dell’alveo di fiumi e torrenti è una delle priorità dell’agenda amministrativa che però, data l’esiguità delle risorse disponibili in comune, sta procedendo a rilento, anche a causa delle avarie accusate dai mezzi in dotazione all’ente, che nell’emergenza sta dovendosi affidare a privati per tamponare le criticità. Con l’intento di far eseguire al più presto i lavori, riuscendo addirittura a risparmiare esborsi di denaro pubblico, l’ipotesi che sta facendosi largo tra gli addetti ai lavori, è quella di chiedere in prestito all’agenzia regionale Calabria Verde, un escavatore – al momento inutilizzato - destinato alla manutenzione del territorio.
A farsi promotore di questa suggestione è il consigliere comunale Renato Vilardi, capogruppo de “La migliore Calabria” nell’aula Lo Giudice, recentemente passato tra le fila della minoranza, dopo un primo anno da supporter dell’esperienza amministrativa targata Politano.
«I fiumi non possono essere puliti soltanto con la falce – ha detto Vilardi – occorrono mezzi meccanici di supporto, se si vogliono ottenere risultati nei tempi giusti. Purtroppo sono consapevole che i mezzi in dotazione al comune sono fuori uso, così come conosco la situazione di cassa dell’ente, che rende difficile prevedere quando saranno aggiustati. Però ho visto che da due mesi a questa parte, presso il depuratore è fermo un escavatore dell’Agenzia Calabria Verde, il cui impiego al fianco di chi sta ripulendo i torrenti, potrebbe risultare determinante per velocizzare i lavori. Pertanto chiedo al sindaco che si attivi in tal senso, facendo richiesta ad un altro ente che potrebbe intervenire in soccorso, a costi ovviamente molto ridotti rispetto a quelli attuali, che prevedono l’impiego di ditte private».
«Occorre fare in fretta – ha concluso il capogruppo LmC – perché il maltempo è alle porte, e molti canali e tante condotte sono in condizioni non ottimali».