Dopo diversi contagi registrati nei giorni scorsi, si temeva la presenza di focolai in entrambi i presidi ospedalieri, ma gli esiti dei nuovi esami hanno scongiurato la possibilità di un'ulteriore diffusione del virus
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«Tutti i tamponi dei dipendenti eseguiti fino a ieri sono negativi». Lo ha annunciato il direttore sanitario dello spole Cetraro-Paola, Vincenzo Cesareo, in riferimento all'ospedale cetrarese Giannino Iannelli. E le buone notizie non sono finite perché «ho il grande piacere di mettere a conoscenza - ha detto ancora il medico - che una delle infermiere in servizio al presidio ospedaliero di Cetraro si è negativizzata». La donna era risultata positiva dopo i controlli di rito al personale sanitario e il caso aveva suscitato grande preoccupazione, infondendo il sospetto di un possibile focolaio di contagi all'interno del nosocomio, che al primo piano ospita temporaneamente i pazienti ammalati di coronavirus. All'ospedale di Cetraro, finora, si sono registrati tre casi di contagio ma tutti e tre i sanitari prestano servizio in reparti che non hanno a che fare con quello Covid, realizzato a marzo per fronteggiare l'emergenza sanitaria in corso.
Buone notizie anche da Paola
«Gli operatori della Pet 118 di Paola sottoposti a tampone sono tutti negativi». Stavolta a dare l'annuncio è Graziano Di Natale, consigliere provinciale e regionale, nonché presidente del consiglio della città di San Francesco. Anche qui si temeva la presenza di un focolaio, dopo che nei giorni scorsi si era registrato il contagio di cinque tra medici, infermieri e tecnici di laboratorio, ma per fortuna, al momento, la diffusione del virus sembra aver subito una battuta d'arresto.
Il toccante messaggio dell'infermiere di Paola
A corredo della notizia, Graziano Di Natale pubblica un messaggio che gli ha inviato un «infaticabile infermiere professionale» in servizio al 118 di Paola. «Vorrei rassicurare - dice l'uomo - tutti coloro (sono tanti non pochi) che vedono noi operatori sanitari della Pet 118 Paola come degli appestati». Poi aggiunge: «Come ben sapete è risultato positivo un nostro medico che è stato messo in quarantena ed è asintomatico. Volevo ricordare che quando la centrale operativa ci allerta per un target ci dovremmo rifiutare perché più delle volte siamo senza dispositivi di protezione individuale idonei. Ma la nostra professione ci impone di soccorrere le persone bisognose. Vorrei solo vedere se le persone che chiamano la centrale per essere soccorsi fossero dei loro parenti, padre, mamma, nonno, figlio, nuora, zio suocero, suocera, nipote etc, e se noi ci rifiutassimo, come loro in questo momento rifiutano noi perché ci vedono come appestati. Rimaniamo delusi, ma noi andiamo avanti lo stesso, con lo stesso spirito di sacrificio di soccorrere persone bisognose». E Di Natale lo rincuora: «Per me siete dei grandi».