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In seguito alle vicende che hanno visto l’ospedale di Praia a Mare smantellato, Raffaele Papa (Idm), Francesco Marsiglia (Sel) e Antonio Mandarano (Movimento l’Alternativa) hanno indetto ieri pomeriggio, presso l’hotel Blue Eden di Praia a Mare, una conferenza stampa per informare i cittadini sulle iniziative legali intraprese.
Il gruppo ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Catanzaro per aprire un esposto nei confronti dell’ingegner Massimo Scura, commissario ad acta, che con abuso di potere avrebbe distorto il comparto della sanità pubblica per convogliare tutto in quella privata.
I cittadini dell’Alto Tirreno Cosentino dopo la chiusura del nosocomio, sono stati costretti a rivolgersi alle strutture sanitarie della Regione Basilicata, considerando che l’ospedale di Cetraro, il più vicino, ha forti criticità. Per non parlare dell’ospedale di Paola.
L’incontro è stato aperto dal dottore Tullio Laino, conosciuto ormai per aver lavorato a una proposta di legge sul riassetto della sanità pubblica, che ha spiegato come qualcuno ancora non si arrende allo smantellamento di quel che resta del nosocomio, concetto ribadito in una lunga intervista concessa a Rete3 Digiesse.
Ha continuato il dibattito il consigliere di minoranza del Comune di Praia a Mare, Francesco Marsiglia, spiegando come questa azione di gruppo si sia resa necessaria per difendere il diritto alla salute e quindi l’ospedale: «Dal 2012 – anno in cui è stato chiuso il nosocomio – a oggi, la situazione è solo peggiorata. Chi doveva attuare la sentenza del Consiglio di Stato per risistemare l’ospedale, non lo ha mai fatto. Anzi è stato tolto anche quel pronto soccorso di base».
Antonio Mandarano ha invece puntato il dito sul fatto che «il nosocomio di Praia non è stato preso seriamente in considerazione dalla politica, perché il nostro ospedale, a differenza di Trebisacce, non è stato identificato come zona disagiata. Cosa che invece permetterebbe di garantire un servizio di emergenza e urgenza per i centri dell’Alto Tirreno Cosentino».
Ha poi terminato Raffaele Papa, coordinatore provinciale di Italia del Meridione, che si è soffermato sul recente emendamento approvato nella nottata di ieri, che elimina l’incompatibilità da parte dei presidenti delle Regioni ad assumere l’incarico di commissario ad acta per la sanità: «Ormai la salute qui non è più un diritto. La denuncia alla Procura della Repubblica di Catanzaro è stata fatta per tutelare l’interesse pubblico. Ci sono stati troppi morti e sono state eluse e ignorate le sentenze del Consiglio di Stato per il Piano di Rientro dell’ex nosocomio. E quindi sono stati negati i diritti dei cittadini».