Un tavolo composto dai rappresentati di tutte le istituzioni interessate, ministero della Salute e dell’Economia e delle Finanze, Commissione prefettizia dell’Asp di Catanzaro, parlamentari e Regione Calabria e dai cittadini.

 

È quanto si è stabilito di concertare al più presto per mettere un freno al lento smantellamento dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. La decisione è stata presa al termine di un incontro che il Coordinamento 19 marzo, il sindaco Mascaro, parte del consiglio comunale, l’assessore comunale alla Sanità Luzzo, il parlamentare Pino D’Ippolito ed il candidato al consiglio regionale Dariush Assadi con il commissario prefettizio Franca Tancredi.

 

Durante il confronto, riporta una nota, il rappresentante del comitato Armando Cavaliere si è discusso della mancata assunzione di undici figure già autorizzate dal D.C.A. n. 135 del 1 Ottobre 2019. Nel testo del decreto si parla di assunzioni “nel rispetto del limite di spesa previsto dalla legislazione vigente” ma a mancare sarebbe la copertura finanziaria.

 

Lo avrebbe spiegato lo stesso commissario avanzando la necessità di avere dei decreti del Commissario ad acta che autorizzino la spesa. Il commissario, spiega la nota del Coordinamento Sanità 19 marzo, ha però avvertito della necessità che la questione debba essere trattata in seno a Parlamento, Governo e Regione, da qui la decisione di passare alla convocazione di un tavolo.