Nell'ordinanza viene indicato come presunto mandante dell'omicidio dell'avvocato Pagliuso a Lamezia
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Ha negato qualunque tipo di coinvolgimento nell'omicidio dell'avvocato Francesco Pagliuso Luciano Scalise, membro dell'omonima cosca. Nell'ordinanza dell'operazione Reventinum Scalise viene indicato come il presunto mandante dell'assassino maturato per punire il noto penalista dell'avere scelto di difendere i Mezzatesta, clan rivale. Dal carcere di Terni nel quale si trova detenuto Luciano Scalise, difeso dagli avvocati Chiodo e Larussa, ha risposto al Gip nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia negando ogni addebito. I suoi legali hanno contestato e chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare asserendo la genericità delle accuse.