Sarà probabilmente giudizio immediato per Sebastiano Musarella, Domenico Neri e Fortunato Caracciolo. I tre sono accusati di essere gli estortori di fiducia del "principe" Giovanni De Stefano. La Dda li aveva arrestati nel dicembre scorso con l'accusa di aver turbato i lavori di un cantiere per la ristrutturazione di un negozio sul corso Garibaldi, la via dello shopping reggino. I tre avrebbero bloccato i lavori, non autorizzati dalla cosca di competenza: "devi andare a parlare ad archi" avrebbero detto al personale del cantiere. Insomma un pagamento del pizzo in mancanza del quale l'attività non poteva proseguire.
Un pressing costante tra settembre e ottobre 2015, fatto di visite al cantiere e di inviti a "mettersi in regola". Tutto inutile dato che l'imprenditore ha denunciato e fatto arrestare chi lo torturava e che adesso dovrà affrontare le aule del tribunale: dopo l'incidente probatorio, i pm Roberto di Palma e Annamaria Frustaci hanno chiesto il giudizio immediato nei confronti di Musarella, Neri e Caracciolo. Nell'attesa di definire la posizione del loro presunto dante causa, il "principe" Giovanni De Stefano.