Il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Antonella Pagliuso e Aldo Ferraro nell’interesse di Mario Cario ed ha per l’effetto annullato radicalmente l’ordinanza cautelare che era stata emessa nei suoi confronti dal gip presso il Tribunale di Crotone lo scorso 10 luglio.

Mario Cario era stato sottoposto a misura cautelare in esecuzione della relativa ordinanza emessa dal gip di Lamezia Terme il 22 giugno scorso nei confronti di 14 soggetti accusati di avere costituito una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e ricettazioni su tutto il territorio regionale.

Il gip lametino si era contestualmente dichiarato territorialmente incompetente, trasmettendo gli atti al gip di Crotone per l’eventuale rinnovazione della misura applicata, cosa che in effetti si è verificata il 10 luglio scorso avendo il gip crotonese rinnovato le misure cautelari applicate agli indagati, alcuni ristretti in carcere ed altri sottoposti a misure meno gravose quali i domiciliari e l’obbligo di firma. Nell’impugnare tale ordinanza, gli avvocati Pagliuso e Ferraro avevano sostenuto l’assoluta estraneità del proprio assistito rispetto ai reati di associazione a delinquere e ricettazione che gli venivano contestati e su tale impugnazione si è oggi pronunciato il Tribunale del Riesame di Catanzaro che ha annullato tale nuova ordinanza cautelare per mancanza di gravi indizi di colpevolezza.

Nei prossimi giorni si conosceranno gli esiti degli altri giudizi del Riesame proposti contro la stessa ordinanza cautelare dagli altri soggetti rimasti coinvolti nell’operazione del commissariato di polizia di Lamezia.