Considerato il ras dei rifiuti, torna a casa Rosario Azzarà, uno dei principali indagati nell’inchiesta “Ecosistema” scattata lo scorso 7 dicembre. Il titolare dell’Ased, società recentemente posta sotto sequestro, è stato posto agli arresti domiciliari dal Tribunale della Libertà di Reggio Calabria, presieduto da Filippo Leonardo. Accolta dunque l’istanza presentata dall’avvocato difensore di Azzarà, Maurizio Punturieri.

 

Rosario Azzarà: l'imprenditore «legato ai clan»

 

Al titolare dell'impresa di raccolta dei rifiuti contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. I rapporti con le cosche, in particolare con il clan Iamonte, avrebbero reso possibile negli anni il consolidamento della sua azienda in posizione leaderistica.

 

L’ammissione di Azzarà: «Meno male che ci sono gli Iamonte!»

L’Ased di Azzarà, inoltre, ormai affermatasi nel basso ionico reggino, avvalendosi della collaborazione di imprenditori di pari spessore criminale e spregiudicatezza, sarebbe riuscita ad affermarsi anche nei comuni dell’area tirrenica, forte dell’appoggio di Carmelo Ciconte, anch’egli destinatario di un provvedimento di custodia cautelare.