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Sette persone sono state denunciate e numerose armi, munizioni e richiami acustici elettromagnetici sono stati sequestrati nell’ambito di una vasta operazione antibracconaggio condotta dalla polizia provinciale di Cosenza, eseguita sotto il comando della dirigente Antonella Gentile e con il coordinamento del sostituto commissario Antonella Pignataro. Dall’apertura della stagione venatoria, gli agenti provinciali hanno effettuato numerosi servizi di monitoraggio del territorio per contrastare i comportamenti illeciti come l’abbattimento di specie protette o il posizionamento di richiami acustici a funzionamento meccanico o elettromagnetico, vietati dalla normativa vigente.
Operazioni condotte a Cassano Ionio e Celico
In particolare, in quattro distinte e separate operazioni antibracconaggio condotte tra Lattughelle e Sibari, del Comune di Cassano allo Ionio, gli uomini del nucleo ittico-venatorio hanno sorpreso in flagranza di reato sei persone e sottoposto a sequestro penale, complessivamente, nove fucili da caccia con le relative munizioni, sette richiami acustici elettromagnetici, un telefono cellulare utilizzato come richiamo acustico, un accumulatore 12 volt, 21 esemplari di avifauna abbattuta della specie pispola, un codirosso, sette esemplari di fringuello, due verdoni, due fanelli e delle allodole. Tutte le persone fermate sono state denunciate, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Castrovillari.
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Elevate anche sanzioni amministrative
Il reparto operativo del distaccamento di San Giovanni in Fiore, invece, nella zona di protezione Speciale denominata “Sila Grande”, nel comune di Celico, ha contestato a un cacciatore l’abbattimento di una pispola, appartenente a specie particolarmente protetta. L’uomo è stato denunciato a piede libero. Sequestrati un fucile da caccia, munizioni e l’animale abbattuto. Sia nel comune di Cassano che in quello di Celico sono state elevate sanzioni amminstrative.