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La Calabria sempre più terra d'approdo per gli sbarchi dei migranti salvati nel Mar Mediterraneo. Favorita dal blocco dei porti siciliani per il G7 di Taormina attualmente in corso, nella regione di è registrata oggi un'ondata di arrivi senza precedenti per concentrazione e frequenza.
Nella prima mattinata ha raggiunto le banchine del porto di Crotone il pattugliatore della marina militare inglese "Protector", con a bordo 251 migranti. L'imbarcazione della marina inglese era diretta al porto di Brindisi, ma è stata dirottata su Crotone a causa delle condizioni meteo marine avverse. È previsto per domani, sabato 27 maggio, invece, l'arrivo della nave Phoenix della Ong Moas sulla quale viaggiano oltre 600 migranti naufragati nella giornata di mercoledì nelle acque del Mediterraneo centrale. A bordo anche 32 cadaveri.
Il gruppo sbarcato dalla “Protector” gode di condizione di salute sostanzialmente buone, se si eccettua che 90 persone sono affette da scabbia. I migranti sono stati fatti sbarcare da forze di polizia e Protezione Civile e accolti dalle organizzazioni di volontariato tra le quali la Misericordia di Isola Capo Rizzuto. “Lo sbarco di questa mattina di cui non è ancora reso noto il consueto riparto ministeriale - si legge in una nota della Prefettura - precede un altro di dimensioni più consistenti per circa 650 migranti, programmato per la mattinata di domani, con a bordo 32 salme”.
Il prefetto ha indetto una riunione con la partecipazione delle forze di polizia, del Suem 118 e del sindaco di Crotone, “al fine di fare il punto sulla gestione dell'evento in corso e coordinare le misure organizzative in vista di quello programmato, avuto riguardo anche alla ricognizione delle località ove poter assicurare alle salme una degna sepoltura”.
Questa mattina invece, sulla banchina Fiume del porto di Vibo Marina è approdata la nave "Fiorillo" della Guardia Costiera con a bordo 287 migranti. Provengono dalla Siria e dai paesi dell'Africa Subsahariana come l'Eritrea, la Somalia, il Sudan. Le donne sono 128, mentre i minori sotto i cinque anni sono 51. I casi di scabbia e pediculosi sono 60. Gli altri migranti verranno dirottati - appena concluse le operazioni di identificazione e lo screening sanitario - in diverse regioni d'Italia. Secondo il piano di ripartizione del ministero dell'Interno, 100 migranti andranno nei centri di accoglienza dell'Emilia Romagna, mentre gli altri verranno distribuiti fra Lazio, Lombardia e Toscana.
Si tratta del terzo sbarco nello scalo vibonese nel giro di sette giorni, il quarto del mese di maggio ed il sesto dall'inizio dell'anno. Sale così a 1640 il numero di profughi approdati nel Vibonese questo mese, numeri che si vanno ad aggiungere ai circa 14mila arrivi nell'arco degli ultimi dodici mesi. Due i migranti trasferiti in ospedale a Vibo: uno per una ferita al torace, un altro per un edema polmonare. Diversi i migranti pestati duranti il viaggio che portano ancora su di sé i segni dei colpi ricevuti. Un altro ha invece denunciato di essere stato torturato. Su una sessantina di migranti stata riscontrata la scabbia, motivo per il quale si trovano sotto stretta osservazione sanitaria.
Ancora, è giunta da pochi minuti nel porto di Reggio Calabria della nave "Libra" con a bordo 472 migranti di cui 456 uomini, 10 donne e 6 minori, provenienti da Pakistan, Somalia, Eritrea, Nigeria, Sudan, Libia, Bangladesh, Ciad, Guinea, Algeria, Egitto, Zambia, Mali, Costa D'Avorio, Liberia. Al momento dello sbarco i migranti verranno sottoposti alle prime cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dalle Associazioni presenti. Nell'occasione sarà allestita, a cura della Regione Calabria, la tenda per il trattamento igienico - sanitario dei migranti con patologie cutanee.
E proprio sulla nave approdata a Reggio Calabria è nata, questa mattina alle 7.30, Maria Luisa, figlia di una migrante somala, assistita durante il parto dal personale sanitario della nave, della Croce rossa italiana e della fondazione Rava. La neonata è in buona salute ed è stata trasferita, assieme alla madre, in una struttura medica a terra con un mezzo navale messo a disposizione della capitaneria di Porto di Catania. La madre ha chiamato la bambina con il nome della dottoressa della fondazione Rava che l'ha fatta nascere, Maria Luisa Melzi.
Infine, sono 635 i migranti sbarcati oggi a Corigliano Calabro (Cs) dalla nave "Vos Hestia". Tra loro ci 58 donne e 77 minori, di cui solo 6 accompagnati dai genitori. Le loro condizioni di salute sono buone. Diversi i paesi da cui provengono, tra cui Costa d'Avorio, Nigeria, Ghana, Guinea e Bangladesh. La Prefettura di Cosenza ha utilizzato l'ormai consolidato dispositivo di accoglienza, visto che questo è il tredicesimo sbarco nel porto del cosentino. Coinvolte le forze dell'ordine, il Comune di Corigliano e le associazioni di volontariato operanti sul territorio.