Ai nostri microfoni il criminologo Angelo La Marca, consulente della difesa dell’unico indagato per il delitto del 30enne ucciso lo scorso 2 giugno a San Calogero
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Da giorni gli esperti del Ris di Messina stanno analizzando i vestiti sequestrati e lo stub effettuato sulle mani e il volto di Antonio Pontoriero, il 43 enne in carcere accusato dell’omicidio di Soumaila Sacko, il 30enne del Mali, ucciso da un colpo di fucile a pallettoni la sera del 2 giugno all’ex fornace “La tranquilla” di San Calogero.
Così come gli investigatori anche il consulente tecnico, Angelo La Marca, nominato dall’avvocato Francesco Muzzopappa, sta monitorando gli accertamenti tecnico scientifici. Niente in queste fasi è dato per scontato. Ci vorranno almeno due mesi per sapere se sui reperti del Ris ci sono le cosiddette particelle univoche, ossia pienamente compatibili con lo sparo, o indicative che potrebbero derivare dalla professione svolta dall’indagato. Domani poi, si svolgeranno- sempre alla presenza del consulente della difesa- gli accertamenti tecnici irrepetibili sull’auto in uso da Pontoriero, la fiat Panda bianca sequestrata su ordine della Procura di Vibo Valentia.