Si apre in un clima avvelenato l'udienza a carico dei presunti mandanti ed esecutori materiali dell'omicidio del 34enne di Simeri ucciso nella macelleria di famiglia nell'aprile del 2015
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È iniziato questa mattina in Corte d'Assise a Catanzaro in un clima avvelenato dalla rabbia e dalle contestazioni il processo a carico di Evangelista Russo, Francesco Mauro, Vincenzo Sculco, Antonio e Gregorio Procopio, tutti accusati a vario titolo dell'omicidio di Francesco Rosso, il macellaio ucciso nell'aprile del 2015 a Simeri Mare nel Catanzarese. Evangelista Russo e Francesco Mauro sono stati arrestati nel dicembre scorso e ritenuti i presunti mandanti del delitto mentre Vincenzo Sculco, Antonio e Gregorio Procopio arrestati due mesi prima, ritenuti gli esecutori materiali dell'omicidio.
Nel corso dell'udienza che si è svolta questa mattina al Tribunale di Catanzaro si respirava un'aria pesantissima tanto che alcune parti civili sono state allontanate dell'aula dopo che queste si erano rivolte in modo brusco all'indirizzo di uno dei due difensori degli imputati. Mentre a breve distanza, in piazza Matteotti, si svolgeva un sit in di protesta organizzato dai familiari del 34enne ucciso nella macelleria di Simeri.
Il collegio difensivo, composto tra gli altri dall'avvocato Pietro Funaro, ha chiesto il deposito di alcune intercettazioni ambientali effettuate all'interno del penitenziario di Monza nel corso delle quali, Danilo Monti (condannato con il rito abbreviato a 17 anni di reclusione), renderebbe dichiarazioni opposte rispetto a quelle cristalizzate nel verbale di collaborazione avviata nell'ottobre dello scorso anno, in seguito al suo arresto. Intercettazioni che non sono state depositate dalla Procura.
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