Continuano senza sosta le ricerche delle armi che Salvatore Fuscaldo avrebbe utilizzato per uccidere Antonella Lettieri, la commessa di Cirò Marina massacrata nella sua abitazione la sera dell’8 marzo.


I Carabinieri del Comando provinciale di Crotone con l’ausilio di metal detector e attrezzi da scavo questa mattina sono tornati sul luogo indicato dal bracciante agricolo che venerdì, dopo oltre un mese di detenzione dal carcere di Castrovillari, ha reso la sua confessione al sostituto procuratore della città pitagorica Alfredo Manca.


In particolare è stata delimitata la zona di Punta Alice nei pressi del vigneto dove Fuscaldo lavorava. L'uomo avrebbe infatti riferito agli inquirenti di essersi disfatto delle armi e degli abiti insanguinati gettandoli dal finestrino della sua auto la sera del tragico delitto per poi recuperarli l’indomani all’alba. Avrebbe quindi bruciato gli indumenti e sotterrato le armi utilizzate, un tubo d’acciaio di circa 50 cm e un coltello a serramanico, entrambi prelevati dall’abitazione della povera Antonella.


Senza esito fino ad ora la ricerca nel luogo indagato da Fuscaldo e non è escluso che lo stesso possa essere prelevato dal carcere nel quale è detenuto e condotto sui luoghi indicati per guidare gli investigatori. Previsto per oggi anche l’arrivo dei cani molecolari.