Così ha deciso la Cassazione che nella serata di ieri ha confermato la sentenza che era stata emessa dalla Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria
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Diventa definitiva la condanna a 30 anni di carcere per Salvatore Costantino a 30 anni di carcere, dopo il definitivo passaggio in Cassazione. Il commercialista di Seminara è accusato dell’omicidio di Domenico Ianni e del tentato omicidio dall’operaio di origine bulgara Eugen Dimov.
Accolta in pieno la richieste dalla procura generale che, nella sua requisitoria, aveva invocato la conferma della condanna a 30 anni per Costantino, difeso dagli avvocati Lorenzo Gatto e Salvatore Staiano, che era stata comminata dalla Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria nell'appello bis del processo. Una sentenza che seguiva la pronuncia della Cassazione, che aveva annullato con rinvio l’assoluzione in secondo grado del seminarese.
La servitù di passaggio
Domenico Ianni, la cui famiglia è rappresentata dall’avvocato Francesco Albanese, è stato ucciso nelle campagne di Seminara il 29 settembre del 2012. Secondo l’accusa il movente sarebbe stato l’utilizzo di una servitù di passaggio contesa. La tesi accusatoria si fonda sulle dichiarazioni rese in fase di indagine da Dimov, difeso dagli avvocati Caterina Albanese e Domenico Putrino, operaio che lavorava nel fondo della vittima il giorno dell’omicidio. Le sue dichiarazioni portarono all’arresto dei fratelli Salvatore e Antonio Costantino. In un primo momento, Dimov aveva indicato quest’ultimo come l’autore del delitto.
La condanna
Versione cambiata dopo qualche giorno e durante l’incidente probatorio, quando l’operaio era stato messo a confronto con i due indagati. Dichiarazioni considerate non attendibili dai primi giudici di appello che, capovolgendo la sentenza della corte d’assise di Palmi, aveva assolto il professionista. Nuovo colpo di scena in cassazione. I giudici romani, infatti, avevano annullato il pronunciamento rimandando la decisione a una nuova corte d’assise d’appello. I giudici di secondo grado, nella sentenza appello bis, avevano comminato 30 anni di carcere a Salvatore Costantino. Condanna divenuta definitiva con la pronuncia di ieri della Corte di Cassazione.