La sedicenne fu brutalmente uccisa nel 2013 dal fidanzato con numerose coltellate. Poi abbandonata in un fosso e bruciata. Per il crimine l’uomo era già stato condannato a 18 anni di carcere
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Dopo dodici anni, arriva una sentenza che segna un nuovo capitolo nella vicenda giudiziaria legata all’omicidio di Fabiana Luzzi. Il Tribunale di Castrovillari ha stabilito che l’autore del delitto, insieme ai suoi genitori, dovrà risarcire la famiglia della vittima con 1,3 milioni di euro.
Fabiana, 16 anni, fu brutalmente uccisa nel 2013 a Corigliano Calabro dal fidanzato diciassettenne. Colpita con numerose coltellate, venne poi abbandonata in un fosso e bruciata viva. La gravità del crimine sconvolse l’opinione pubblica e portò alla condanna definitiva del responsabile nel 2016, con una pena di 18 anni di reclusione.
Non essendo stato possibile costituirsi parte civile nel processo penale, i familiari della ragazza hanno avviato una causa civile per ottenere il risarcimento. La sentenza di primo grado ha riconosciuto la responsabilità anche dei genitori del colpevole, ritenuti colpevoli di non aver adeguatamente vigilato e educato il figlio.
Il pronunciamento è considerato rilevante perché potrebbe costituire un precedente legale per casi simili.