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Donnici (CS) - Ad uccidere Patrizia Schettini, l’insegnante di pianoforte trovata morta nella sua abitazione di Donnici è stato il figlio, ancora minorenne. Lo hanno stabilito le indagini degli investigatori della Squadra mobile che, questa mattina hanno tratto in arresto il ragazzo con l’accusa di omicidio aggravato dai futili motivi. Secondo quanto ricostruito, il figlio della donna l'avrebbe strangolata a mani nude, poi sbattuta contro un muro rompendole l'osso del collo, infine l'avrebbe presa in braccio portandola vicino una rampa di scale e fatta volare giù per simulare una caduta accidentale. I medici del 118 inizialmente erano stati indotti in errore certificando la morte per arresto cardiaco, successivamente gli investigatori della Squadra mobile hanno svolto tutti gli accertamenti scoprendo una verità diversa.
Il ragazzo avrebbe ammesso ai magistrati la verità sull’accaduto raccontando che la mamma lo sgridava troppo spesso e che in raptus l’avrebbe spinta dalle scale. Sono state le microspie piazzate dagli investigatori a registrare le sue ammissioni mentre parlava col padre e per sviare ogni sospetto, a una settimana circa dall'episodio cruento, si è fatto tatuare sul braccio la frase "Nemmeno la morte ci potrà separare, ti amo mamma".