Giuseppe Guadagnuolo ha ammesso le sue responsabilità anche davanti al giudice. Ha sparato accecato dalla gelosia
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Dopo avere confessato alla figlia prima e successivamente agli inquirenti, Giuseppe Guadagnuolo ha ammesso anche davanti al giudice per le indagini preliminari di avere premuto tre volte il grilletto della Beretta che ha ucciso nella notte tra sabato e domenica l'ex agente di polizia penitenziaria Angelo Pino. L'uomo è stato arrestato dopo poche ore di fitte indagini condotte dai Carabinieri che hanno lavorato da subito su un terreno palese: quello del delitto passionale. Da giorni Guadagnuolo girava armato in attesa di beccare ed uccidere l'uomo che aveva iniziato da poco a frequentare la sua ex moglie. La sua assillante gelosia era nota. Non ci hanno messo molto quindi gli investigatori a tirare le somme e a tracciare il quadro di quanto era avvenuto. Fondamentali le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona e messe a disposizione dai commercianti, così come le testimonianze, fino alla confessione di Guadagnuolo che ora è in carcere.
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