«L'escalation di violenza che ha colpito la nostra città nelle ultime 24 ore non fermerà la stragrande maggioranza di cittadini per bene che ogni giorno concorrono alla crescita del tessuto cittadino. Il susseguirsi di incendi dolosi cui si vanno a sommare le intimidazioni dei mesi scorsi e l'episodio di sangue di ieri sera ci spingono di nuovo a chiedere un intervento maggiore delle Istituzioni centrali su questo territorio». Lo afferma, in una dichiarazione, Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano, dove ieri sera é stato ucciso in un agguato il 57enne Pasquale Aquino.

«Nei mesi scorsi - aggiunge Stasi - ci sono state fitte interlocuzioni fra il sottoscritto, il vicesindaco Salimbeni e la Prefettura per quel che riguarda il potenziamento delle misure di controllo e di vigilanza sul territorio. Allo stesso tempo, abbiamo già chiesto da tempo il potenziamento dei presìdi di sicurezza e di ordine pubblico cittadini, come sarebbe consono per la terza città della Calabria sotto la giurisdizione della quale si estende un territorio vastissimo da controllare.

«Confido nel buon lavoro delle forze dell'ordine - prosegue Stasi -, che sicuramente sapranno affidare i colpevoli alla giustizia. Allo stesso tempo rivolgo un appello a tutte le forze sane della città ed alla cittadinanza: abbiamo gli anticorpi per reagire a questa violenza e siamo una città nuova che vuole crescere su un terreno in cui non c'è spazio per il crimine e l'intimidazione».

«Società civile ed Istituzioni - conclude il sindaco di Corigliano Rossano - devono lavorare fianco a fianco per combattere ogni forma di violenza».