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Aveva tracce di sangue della vittima nella propria auto Salvatore Fuscaldo, che ora dovrà rispondere dell'accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Sarebbe stato infatti l'operaio cinquantenne ad accanirsi su Antonella Lettieri, la commessa di Cirò Marina.
L’uomo è stato indagato sin dal primo momento insieme alla moglie e ad un uomo che Antonella frequentava ma la cui posizione si è andata ad affievolire subito. Il movente? Al momento è sconosciuto. Lo ha chiarito più volte in conferenza stampa il comandante provinciale dell'Arma Salvatore Gagliano.
La fase d'indagine attuale, coordinata dal procuratore Alfredo Manca, è da definirsi esplorativa. Continua la ricerca delle armi usate, probabilmente un coltello e un martello. E non si esclude che il vicino di casa sia stato aiutato da altri. Ci sono, insomma, ancora diversi aspetti da definire. In particolare, c'è attesa per gli accertamenti sul cellulare della vittima e per la ciocca di capelli che la commessa aveva tra le dita.
Quello di Antonella non può essere stato un delitto silenzioso. La donna non può non avere urlato con tutta se stessa. Ecco perché gli inquirenti hanno chiesto da un lato ai cittadini di Cirò di non ostacolare le indagini e dall'altro di collaborare e parlare. Intanto, la moglie e il figlio di Fuscaldo hanno lasciato Cirò. Una mossa che forse si accingeva a fare anche l'operaio agricolo. Il fermo è, infatti, legato al pericolo di fuga oltre che di inquinamento delle prove.
Tiziana Bagnato