L'uomo in questione, dopo essere uscito dal 41 bis, ha deciso di collaborare con la giustizia. Decisivo, forse, il pentimento del boss di Rossano Nicola Acri
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La scintilla, forse, scocca quando Nicola Acri decide di lasciare il mondo della ‘ndrangheta e collaborare con la giustizia. Così, Ciro Nigro, ex “braccio destro” del boss di Rossano, fa la stessa scelta. E inizia a riempire verbali con la Dda di Catanzaro, illustrando le varie dinamiche criminali delle cosche della Sibaritide e non solo.
’Ndrangheta | Lupara bianca nella Sibaritide, tre arresti per gli omicidi Di Cicco e Sacchetti
Come si legge nell’ordinanza cautelare per i due casi di “lupara bianca” di Salvatore Di Cicco e Andrea Sacchetti, gli investigatori sono riusciti a riaprire le indagini grazie al pentimento di Ciro Nigro che prima di “saltare il fosso” aveva lasciato il 41 bis. Ciro Nigro, secondo quanto si apprende, si è sempre dichiarato innocente rispetto all’omicidio di Giorgio Cimino, padre di due collaboratore di giustizia, Giovanni e Antonio.