L'estate calda che sta arroventando i litorali affollati di bagnanti, è la stessa che sta polverizzando ettari ed ettari di vegetazione e macchia mediterranea. I fronti di fuoco sono in netto aumento in tutta la Calabria rispetto allo scorso anno di circa il 30%. È questo il primo, ma ancora non definitivo bilancio di una stagione da bollino rosso, determinato da estrema siccità e da temperature altissime.

 

«Quest'anno abbiamo dei dati statistici abbastanza significativi - conferma il dirigente superiore della direzione regionale dei vigili del fuoco, Fabio Cuzzocrea - Abbiamo registrato 2.550 interventi». Dato che si riferisce all'avvio della campagna antincendio fissato al 15 di luglio. Il picco si è registrato l'11 e il 14 agosto, con punte di interventi che hanno anche toccato quota 200 interventi al giorno in tutta la Calabria.

«Anche gli interventi su incendi per i quali è stato necessario l'impiego dei mezzi aerei hanno subito un sensibile aumento. Abbiamo registrato 154 interventi. La nostra flotta che è composta da canadair ed elicotteri ha fatto registrare quest'anno circa duemila ore di volo». La provincia più colpita è stata senza dubbio Vibo Valentia ma casi di particolare emergenza si sono verificati in tutta la Calabria richiedendo un surplus d'impegno alle unità dei vigili del fuoco. «Precisamente nel parco del Pollino e in località San Basile in provincia di Cosenza si è trattato di incendi significativi sia per la durata, poco più di 48 ore, sia per i fronti di fuoco, caratterizzati da diversi chilometri».

Luana Costa