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«Dalla documentazione da me letta, relativa all’operazione sul comune di Cosenza coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta dalla Guardia di Finanza, emerge subito che si tratta di un’indagine molto minuziosa che ha portato alla disamina di oltre cinquemila determine dirigenziali nonché ad un prolungato lavoro di intercettazioni telefoniche».
Lo dichiara il sindaco Mario Occhiuto dal Canada dove si trova da tre giorni per un impegno istituzionale: «A seguito di tutto ciò – aggiunge Occhiuto in merito alla suddetta inchiesta – si constata che dal minuzioso lavoro svolto dalle forze dell’ordine si ipotizza il reato di abuso d’ufficio per un dirigente del Comune di Cosenza verso il quale è stato emesso un provvedimento interdittivo di funzione».
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«Soltanto per un funzionario di Palazzo dei Bruzi, poi, è ipotizzato il reato di corruzione per una vicenda personale relativa a lavori effettuati in un’abitazione privata, situazione tutta da verificare, che sarebbe estranea all’attività del Comune. Attendendo con fiducia l’esito dei procedimenti in corso – afferma ancora il sindaco - è doveroso ricordare che, per impulso della mia amministrazione, gli affidamenti diretti sono passati dall'80% al 37%, con una media nazionale superiore al 70%».