I congiunti scrivono una lettera: «Il suo arresto è stato un fulmine a ciel sereno, ci ha tenuto all’oscuro di tutto. Rifiutiamo il programma di protezione poiché non abbiamo nulla da temere»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
I familiari del nuovo pentito di 'ndrangheta Maurizio De Carlo prendono le distanze dalla sua scelta di collaborare con la giustizia. I genitori Saverio De Carlo e Angela Rodà e la sorella Antonella De Carlo lo fanno attraverso una lettera aperta in cui comunicano di aver «appreso solo oggi della scelta di collaborare con la giustizia fatta dal nostro congiunto dalla quale ci dissociamo fermamente».
«L'arresto di Maurizio - scrivono i familiari del pentito - era stato, per noi in famiglia, come un fulmine a ciel sereno. Nessuno di noi infatti ha mai sospettato che lo stesso si fosse mai macchiato di condotte illecite, per cui apprendere che ha commesso dei reati e che ha scelto di confessarli e collaborare con la giustizia ci ha lasciati letteralmente basiti. Così come ci ha sempre tenuti all'oscuro delle sue scelte di vita, alla stessa maniera vogliamo, quindi, rimanere estranei al nuovo percorso intrapreso e per tale motivo abbiamo deciso di rifiutare il programma di protezione non avendo noi familiari nulla da temere né nulla da cui essere protetti». «Rimaniamo dell'avviso - concludono i parenti De Carlo - che se il nostro congiunto ha sbagliato, è giusto che paghi. Rispettiamo le sue scelte, ma vogliamo rimanere distanti dalle sue determinazioni».