Figura anche il nome di un pluripregiudicato calabrese, ex "legionario" nonché esponente di spicco della 'ndrangheta, con un passato da collaboratore di giustizia e già referente di Forza nuova per il Ponente ligure, nell'operazione "Ombre nere" della Digos di Enna e del Servizio per il contrasto dell'estremismo e del terrorismo interno. L'uomo, che aveva un ruolo di spicco nell'organizzazione di eversione di destra, in qualità di addestratore doveva formare le "milizie" di chiara matrice filonazista, xenofoba e antisemita. Allo scopo era stata creata anche una chat chiusa denominata "Militia", finalizzata all'addestramento dei militanti.

Gli indagati, alcuni dei quali hanno in pù occasioni hanno fatto riferimento ad un'asserita disponibilità di armi ed esplosivi, oltre ad aver definito la struttura interna e territoriale del movimento, creato il simbolo e redatto il programma (dichiaratamente antisemita e negazionista) ed hanno condotto attività di reclutamento e proselitismo pubblicando contenuti del medesimo tenore sui propri account social.