È decisamente un nuovo corso quello che la proprietà ha inteso imprimere al Sant’Anna Hospital di Catanzaro. Appena un paio di settimane prima della citazione in giudizio della clinica da parte della Procura regionale della Corte dei Conti per un presunto danno erariale di oltre 17 milioni e mezzo, l’assemblea dei soci si è infatti riunita per deliberare l’azzeramento del Consiglio d’Amministrazione.

Azzerato il CdA

I precedenti vertici, insediati all’indomani dell’inchiesta della Procura di Catanzaro che ha ipotizzato una truffa ai danni del servizio sanitario regionale, hanno infatti rimesso il mandato per agevolare l’innesto di nuove figure professionali in linea con le nuove strategie aziendali. Via i componenti del precedente Consiglio d’Amministrazione e via, più di recente, anche il direttore sanitario.

Segnali di discontinuità

In poco più di un mese tutti i ruoli chiave sono stati rimpiazzati da un nuovo board aziendale, con tutta evidenza, più aderente al nuovo corso che la proprietà intende imprimere alla clinica privata. Lo si evince, tra l’altro, dal comunicato diramato dal nuovo CdA con cui si informa della nomina del nuovo direttore sanitario, Cesare Pasqua, inquadrato come «primo segnale di marcata discontinuità».

Il nuovo board

E lo si evince anche dal verbale dell’assemblea dei soci, con cui si insediano «nuove figure professionali interpreti della nuova strategia aziendale». Tre i nuovi componenti del Consiglio d’Amministrazione, nessuno calabrese: Franco Mariani, commercialista romano; Mario Coi, direttore amministrativo dell’ospedale Israelitico di Roma e Francesca Galasso, socia fondatrice della G&C Consulting, società specializzata in servizi di consulenza economico-finanziari con sede a Padova in via Luigi Lucatello.

Il commercialista padovano

Stessa via in cui è ubicato anche lo studio commercialista di Alessandro Castellini, dottore commercialista a processo a Padova per i reati di ricettazione e riciclaggio. Secondo l’ipotesi dell’accusa, avrebbe trasferito su conti correnti esteri la somma di 15 milioni di euro entrati nella disponibilità di Luciano Cadore in virtù di un falso testamento. Il commercialista tra il febbraio e il giugno 2009 avrebbe trasferito su un conto corrente acceso alle Bahamas e intestato a Cadore il denaro «in modo tale da ostacolare l'identificazione della loro provenienza delittuosa». Parte dei soldi – secondo la ricostruzione – sarebbe poi transitata su conti correnti intestati a Castellini.

L'assemblea dei soci

Proprio Castellini era presente all’assemblea dei soci il 18 gennaio scorso quando i precedenti componenti del Consiglio d’Amministrazione decidevano di rassegnare le dimissioni per agevolare l’insediamento di nuove figure professionali interpreti delle nuove strategie aziendali. Il commercialista padovano era stato, infatti, delegato a partecipare alla riunione per conto della socia Rosanna Frontera, anche lei finita in guai giudiziari.

Guai giudiziari

Dapprima per una accusa formulata dalla Procura di Catanzaro di truffa aggravata ai danni del servizio sanitario regionale poiché avrebbe ottenuto dall’Asp rimborsi per prestazioni assistenziali mai erogate. E infine citata in giudizio dalla Procura della Corte dei Conti per una ipotesi di danno erariale del valore di 17.648.248 euro. Crediti vantati nei confronti dell’Asp di Catanzaro che la clinica privata avrebbe ceduto ad una società di factoring Opera Spv ma che la Corte d’Appello nel 2017 ha dichiarato non dovuti perché già saldati.

Rilanciare il Sant'Anna

Entrambi avranno certamente modo di dimostrare la propria estraneità ai reati contestati dalle rispettive Procure. Nel frattempo, il nuovo board aziendale rema verso un rilancio della clinica privata, costretta nei giorni scorsi a sospendere le attività assistenziali per mancanza di personale. Nelle prossime settimane – secondo quanto riferito dal nuovo CdA in un comunicato stampa – vi saranno delle interlocuzioni con le istituzioni «per stabilizzare l’azienda e normalizzare i rapporti con la pubblica amministrazione».