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Nuovi colpi di scena nella città dei Bruzi che non riesce a dormire sonni tranquilli in un clima assai surriscaldato.
Questa volta a tremare sono le mura del Palazzo della Provincia. Sarebbe infatti accertata dal Tar, con sentenza depositata questa mattina la decadenza di Occhiuto dalle Funzioni di Presidente della Provincia annullando tutti quegli atti compiuti dallo scorso 8 febbraio in poi.
In particolare la sentenza del Tar affermerebbe che con la decadenza dalla carica di sindaco, Mario Occhiuto sarebbe pure decaduto da quella di Presidente della Provincia con conseguente nullità dei decreti con cui vengono accertate le dimissioni del consigliere Lino Di Nardo da vice presidente della Provincia, di quello con cui è stato nominato il vice presidente Franco Bruno per finire della convocazione del consiglio provinciale dell'8 febbraio scorso. La sentenza era stata presentata su richiesta dei consiglieri di minoranza Pino Capalbo, Graziano Di Natale, Giuseppe Rizzo, Francesco Iacucci, Ferdinando Nociti e Franco Pascarelli dopo aver chiesto senza aver ottenuto nessuna risposta di convocare una conferenza dei capigruppo nello scorso marzo. Impegno disatteso e scelta obbligata, dunque, quella di ricorrere al Tar.
A margine della conferenza stampa indetta questo pomeriggio presso il Palazzo della Provincia di piazza XV marzo, i consiglieri presenti Graziano Di Natale, Pino Capalbo e Franco Pascarelli, hanno espresso la possibilità di valutare un esposto alla Procura della Repubblica per verificare la possibile applicazione alla vicenda della legge Severino.
Sulla vicenda è intervenuto con un twit il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno dichiarando che "Le cose tornano in ordine alla Provincia di #Cosenza".