Sono scesi in piazza Aldo Barbaro la sera di Pasqua i cittadini di Roccabernarda in provincia di Crotone per manifestare solidarietà e vicinanza al sindaco Nicola Bilotta, vittima di un nuovo vile atto intimidatorio. Era appena terminata la santa messa di Pasqua ieri mattina, quando il primo cittadino ha trovato sul parabrezza della sua auto un sacchetto di plastica contenente due proiettili. Si tratta di un avvertimento, una intimidazione. La seconda in meno di due mesi. Era il 2 marzo scorso infatti quando una bottiglia contenente del liquido infiammabile e un accendino erano stati lasciati davanti la porta d’ingresso della casa al mare del primo cittadino, a Steccato di Cutro.

La reazione del primo cittadino

«Ieri sera la manifestazione è stata molto incoraggiante – commenta Bilotta -, c’era tantissima gente. I cittadini di Roccabernarda hanno capito da che parte stiamo e cosa stiamo facendo. Però a me è caduto il mondo addosso perché è il secondo atto che subisco e sto valutando se vale la pena continuare o meno». Una situazione diventata pesante per il primo cittadino, eletto a giugno 2017 alla guida di un comune nel quale nel mese  di febbraio si è insediata la commissione d’accesso antimafia. «La situazione è diventata davvero brutta. Ora vedremo cosa succederà, devo confrontarmi con la mia giunta prima di decidere. L’intenzione è quella di andare avanti perché mollare significherebbe dargliela vinta. In settimana ci vedremo e decideremo il da farsi».